Bolognamania:| Non è tempo di saldi
Qualcuno ha pensato che a Bologna s'è aperto il tempo dei saldi. Mentre in giro si sentono cifre folli per giocatori a volte anche normali (non è il caso di Sanchez o Pastore, ovviamente) secondo le big, abituate male nel corso degli anni, a Bologna è possibile fare la spesa in saldo. E così l'Inter offre la miseria di 5 milioni per metà Viviano, la Roma 10 per Ramirez e così via. Salvatore Bagni, intervistato in una trasmissione locale, è stato chiarissimo: 'Non svendiamo nessuno, tantomeno Ramirez. Il Bologna è una bottega cara'. Ovvero, tutti sono cedibili, certo, ma al giusto prezzo: i rossoblù non hanno intenzione di farsi prendere per la gola. E allora bisognerà alzarle, quelle offerte, oppure il Bologna cederà i propri gioielli (Britos in particolare, per il quale si sono aperte piste francesi, Lione, e spagnole, Valencia) all'estero: farà bene anche la società a mantenere questa linea, onde evitare che Casteldebole diventi simile a un supermarket il 26 dicembre, quando passato Natale ti semi-regalano panettoni e zamponi.
Lo snodo principale pareva Viviano, dal quale si puntava a ottenere dall'Inter una cifra tra gli 8 e i 10 milioni: i nerazzurri non vanno oltre i cinque e lo scenario rossoblù - un errore far capire che dalla vendita del portiere passava buona parte del mercato da parte della società - è mutato, tanto che ora si parla di un riscatto del Bologna che avrebbe del clamoroso, a suo modo. 'Vendere un giocatore interamente di nostra proprietà sarebbe molto più semplice', faceva notare Bagni. Segnale chiaro: o l'Inter mette sul piatto quello che vuole il Bologna o si va alle buste, un braccio di ferro inaspettato solo un mese fa. E a quelle buste, in caso di altre cessioni (Britos, o Ramirez che per meno di 15 milioni però non parte) il Bologna potrebbe trovarsi particolarmente danaroso o, peggio ancora, supportato da una big, italiana o europea, interessata a Viviano. Squadre che cercano portieri di valore in Europa ce ne sono tante, in fondo.
Il discorso Ramirez è un classico caso di accerchiamento. Una società, su tutte (la Roma) vuole il giocatore, gli agenti dicono a più riprese che gradiscono la nuova destinazione e quando il Bologna rifiuta dieci milioni Betancourt sbotta: 'Credo che con dieci milioni la società rossoblù ci guadagnerebbe già abbastanza'. In società, per fortuna, sono di un'altra idea e si comincia a ragionare solo da 15 milioni che alla prima stagione in Italia ha fatto più gol, per dire, di Pastore e Sanchez alla loro prima annata italiana. Avere la forza di tenerlo un altro anno potrebbe significare una plusvalenza boom la prossima estate e un'asta che già in questi giorni peraltro si sta aprendo. Ecco perché il Bologna deve tenere duro: contrariamente agli altri anni ha diversi pezzi di argenteria che fanno gola e le necessità economiche possono essere risolte in diverse maniere. Non sono necessariamente le big italiane, stavolta, ad avere il coltello dalla parte del manico.