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    Bolognamania: nessuno accende la miccia

    Bolognamania: nessuno accende la miccia

    • Greta De Cupertinis
    Fire and desire. Sì, ma non basta. Il Bologna sceso in campo ieri a Torino contro il Frosinone è tornato a casa con un pareggio per 0-0, non riuscendo a segnare contro una squadra che si è mostrata per larghi tratti inferiore. Cambiano gli attaccanti - Falcinelli e Santander, poi Destro e Okwonkwo nell’ultima parte di gara - ma non il risultato: i gol non arrivano e qualitativamente parlando non c’è nessuno in grado di accendere la miccia.

    “Bisogna mantenere la calma” ha detto il tecnico rossoblù Inzaghi nel post-partita. Sì, perché in questo momento l’ambiente è destabilizzato per i risultati delle prime due partite contro dirette concorrenti e soprattutto per quanto visto in campo. Prendiamo ad esempio la gara di ieri sera: una prima mezz’ora di grande pressing con il Bologna che ha giocato nella metà campo avversaria, poi improvvisamente il calo e ancora una volta il buio. 

    I possibili motivi possono essere i seguenti : condizione fisica e atletica non ancora ottimale, dopo il duro lavoro estivo di Inzaghi, una squadra nuova che deve ancora amalgamarsi e purtroppo la mancanza di giocatori di qualità in mezzo e davanti al campo. Se per le prime due possibilità ci vuole tempo, per la terza - in attesa del mercato di gennaio - si può sopperire solo con la giusta determinazione e cattiveria agonistica. E questo, per il momento, si vede a tratti. 

    Ora al Bologna spetta in campionato una striscia complicata da affrontare: nel giro di quattro giornate, affronterà Inter, Genoa, Roma e Juventus. Se con le piccole si è fallito, con le grandi dovrà avvenire il cambio di rotta. Inzaghi, prima dell’inizio del campionato, ha detto di voler trasformare il Bologna nella “rompiscatole” del campionato. È ora di cominciare a mettere le basi per far sì che ciò avvenga.

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