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    Bolognamania: Musa & Musa, quando i giovani fanno la differenza

    Bolognamania: Musa & Musa, quando i giovani fanno la differenza

    • Greta De Cupertinis
    Musa Barrow e Musa Juwara. Entrambi gambiani, entrambi con una storia difficile alle spalle, entrambi giovani e con la voglia di spaccare il mondo. Ecco la differenza tra chi gioca perché deve e chi gioca perché vuole. Ecco la differenza tra chi ha fame di dimostrare e chi no, ecco la differenza tra chi può cambiare una partita e chi invece resta spettatore nell’arco di un match.

    Quello che è successo ieri a San Siro, con la vittoria del Bologna per 2-1 contro l’Inter, è la rappresentazione chiara ed evidente di quanto la mentalità possa incidere in una partita: a partire dall’allenatore Sinisa Mihajlovic che in dieci uomini ha deciso comunque di provare a vincerla azzeccando alla perfezione i cambi, passando per un giovane del 2001 che segna il suo primo gol in Serie A ad un altro che continua a segnare partita dopo partita, dimostrando non solo carattere ma una qualità ed un cinismo che da diverso tempo non si vedeva sotto le Due Torri.
     
    Quell’attuale nono posto in classifica è il frutto del lavoro di Mihajlovic e di un gruppo che è lo specchio riflesso della sua guida: il tecnico rossoblù ha creato un rapporto di fiducia sia con i giovani che con i “senatori”, stimolando i primi a non accontentarsi e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Barrow riesce ad essere decisivo anche quando è sottotono, Juwara entra e nel giro di qualche minuto stravolge la partita, Dominguez e Schouten riescono a contrastare il centrocampo di una Big senza troppi patemi e anzi, contribuendo al buon rendimento della squadra.
     
    Per il secondo anno consecutivo il Bologna sbanca San Siro e se un anno e mezzo fa, questo risultato, ha dato vita ad una nuova stagione con lo straordinario percorso che ha portato i rossoblù alla salvezza anticipata, il risultato di quest’anno può invece far pensare all’inizio di un’avventura in direzione Europa. Il campionato non è ancora finito ma una cosa è certa: il Bologna ha ben chiare le sue potenzialità e i suoi prossimi obiettivi.

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