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    Bolognamania:| La riscoperta della paura

    Bolognamania:| La riscoperta della paura

    Questo è uno di quei casi in cui non avremmo voluto dire 've l'avevamo detto'. I nove punti in quattro gare di Stefano Pioli avevano illuso tanti tifosi del Bologna, che iniziavano a ipotizzare una salvezza tranquilla, addirittura sognando qualcosa in più. Dopo aver cercato di mettere tutti in guardia da facili entusiasmi, sottolineando sempre su queste pagine che i problemi congeniti del Bologna rimanevano tali, a causa di una squadra male assortita e priva di grandi valori, ora purtroppo anche la classifica sta sottolineando questa condizion, e se il ko di Palermo poteva anche starci, contro una squadra che in casa è un rullo compressore, la sconfitta nel derby contro il Cesena è di una gravità assoluta.

    In un colpo solo il Bologna infatti ha rianimato un Cesena che aspettava solo il colpo di grazia, offrendo una prestazione poverissima, e ha subito il secondo ko in casa ad opera di una delle tre squadre con cui probabilmente i rossoblù dovranno giocarsi la salvezza, ovvero i romagnoli, il Lecce e il Novara. Una situazione preoccupante per Pioli, che deve fare i conti con la prima vera crisi da quando è sulla panchina del Bologna, che la vittoria 4-2 di Coppa Italia sul Crotone non può certo cancellare, avendo al massimo mostrato qualche discreta individualità tra le riserve. E non solo: ora c'è la sfida di Cagliari, campo tradizionalmente ostico per il Bologna, con Mudingayi squalificato e Perez infortunato (out tre settimane), col risultato che Pioli dovrà inventarsi una mediana completamente di emergenza.

    Rieccoli, tutti in un colpo, gli equivoci tattici che emergono. La carenza di un centrocampista che possa dettare i ritmi del gioco, l'assenza di esterni di ruolo che permettano di cambiare rispetto al centrocampo a tre, doppioni, giocatori bolsi e in alcuni casi a fine corsa. E col terrore di dover annoverare tra questi ultimi Marco Di Vaio, il cui digiuno di gol su azione dura ormai da 18 gare. Quel che è peggio è che il capitano che per tre anni ha salvato il Bologna con i suoi gol è sempre uno, se non due giri indietro. Non è il classico momento in cui 'non entra': non arriva proprio a tirare, è sempre in ritardo, tanto che a Cagliari potrebbe rischiare il posto, se Pioli passasse allo schieramento a una punta. Una scelta dettata anche dalla necessità di fare punti per migliorare una classifica che è tornata a fare davvero paura.

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