Bolognamania: la politica dei giovani talenti
Puntare sui giovani, farli crescere e valorizzarli: è questo il progetto del Bologna per il prossimo campionato 2016/2017, una sfida tanto bella quanto difficile per una squadra che deve maturarsi e raggiungere qualcosa in più di una salvezza.
"I giovani sono il futuro" ci sentiamo ripetere sempre e il club rossoblù ha scelto di rendere sua questa frase, andando a cercare in questo mercato dei profili interessanti che possano essere utili alla causa rossoblù come lo sono stati Masina, Donsah, Ferrari e Diawara nella passata stagione.
Il primo nome sul taccuino del DS Riccardo Bigon è stato fin da subito Federico Di Francesco, giovane esterno d'attacco di 22 anni che si è reso protagonista nell'ultima Serie B, nonostante la retrocessione del Lanciano, e che il Bologna ha corteggiato per diverso tempo fino a trovare l'accordo per il trasferimento del giocatore sotto le Due Torri a titolo definitivo. Il ragazzo sosterrà oggi le visite mediche insieme a Boldor, difensore centrale classe '95 che arriva sempre dal Lanciano. Di Francesco, figlio d'arte, arriva per fare il titolare o sarà la riserva di qualcuno con più esperienza?
L'unica cosa certa è che il giocatore, il quale si approccia per la seconda volta alla Serie A dopo una piccola parentesi nel 2012 col Pescara, avrà tutta la voglia di mettersi in mostra e dimostrare al Bologna che ha fatto bene a credere nelle sue potenzialità. Ed è proprio questo che può fare la differenza in una squadra formata in lunga parte da giovani, la volontà e la determinazione di affermarsi, confrontandosi quotidianamente con compagni d'esperienza dai quali imparare.
Chi investe, chi vuole crescere e autofinanziarsi come il Bologna deve puntare sui giovani da valorizzare, trasformandoli in giocatori di livello, dai quali poi trarre plusvalenze e ripartire. Il primo caso è quello di Diawara, giocatore preso a qualche centinaia di migliaia di euro e valutato oggi oltre 15 milioni. Il Bologna sta ancora valutando se farlo crescere ancora qui o cederlo, investendo appunto il ricavato in un nome importante e in altri giovani ragazzi capaci di imporsi. Di sicuro, qualsiasi offerta al di sotto delle aspettative verrà respinta. A dimostrazione, ancora una volta, della solidità di questa società.