AFP via Getty Images
Bolognamania: la legge del più forte
Non c’è stata partita. Il Napoli ha dominato la gara giocata al Maradona ieri sera contro il Bologna ma al termine della gara si parla, ancora una volta, delle decisioni arbitrali ma soprattutto del VAR. Diversi gli episodi che hanno acceso gli animi dei tifosi rossoblù e di Sinisa Mihajlovic che, pur non volendo parlare ancora una volta di torti arbitrali, si è limitato ad affermare: “Dopo ogni gara mi si chiede conto di episodi del genere: non lo trovate strano? Tutti avete gli occhi per vedere”.
Si recriminano innanzitutto la gomitata di Osimhen su Theate, a inizio del primo tempo, e la decisione del VAR di assegnare il primo rigore della squadra avversaria cambiando la decisione del Direttore di Gara Marco Serra. Il Bologna è apparso per tutto l’arco del match spento e sottotono, probabilmente anche per l’assenza di giocatori chiave come Soumaoro, Soriano e Arnautovic. È davvero un peccato però che si debba parlare di questo, perde la vera essenza del calcio.
E ieri, anche senza due rigori a favore, il Napoli avrebbe vinto per la legge dei più forti contro i più deboli, per la superiorità che ha messo in campo dal primo al novantesimo minuto. Non è un caso, infatti, che lotti per vincere lo scudetto mentre l’obiettivo del Bologna sia quello di arrivare nella parte sinistra della classifica.
Dopo Milan e Napoli, due sconfitte maturate però in modo molto diverso tra loro, i rossoblù sono chiamati ad una gara da vincere ad ogni costo: la terza partita in una settimana vede come avversario il Cagliari, in netta difficoltà e all’ultimo posto in classifica. Mihajlovic ritroverà Soumaoro in difesa, Soriano a centrocampo e probabilmente Arnautovic davanti. La determinazione e l’aggressività, con loro in campo, non dovrebbe venire meno come invece successo ieri.
Si recriminano innanzitutto la gomitata di Osimhen su Theate, a inizio del primo tempo, e la decisione del VAR di assegnare il primo rigore della squadra avversaria cambiando la decisione del Direttore di Gara Marco Serra. Il Bologna è apparso per tutto l’arco del match spento e sottotono, probabilmente anche per l’assenza di giocatori chiave come Soumaoro, Soriano e Arnautovic. È davvero un peccato però che si debba parlare di questo, perde la vera essenza del calcio.
E ieri, anche senza due rigori a favore, il Napoli avrebbe vinto per la legge dei più forti contro i più deboli, per la superiorità che ha messo in campo dal primo al novantesimo minuto. Non è un caso, infatti, che lotti per vincere lo scudetto mentre l’obiettivo del Bologna sia quello di arrivare nella parte sinistra della classifica.
Dopo Milan e Napoli, due sconfitte maturate però in modo molto diverso tra loro, i rossoblù sono chiamati ad una gara da vincere ad ogni costo: la terza partita in una settimana vede come avversario il Cagliari, in netta difficoltà e all’ultimo posto in classifica. Mihajlovic ritroverà Soumaoro in difesa, Soriano a centrocampo e probabilmente Arnautovic davanti. La determinazione e l’aggressività, con loro in campo, non dovrebbe venire meno come invece successo ieri.