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    Bolognamania: la compattezza del 'Balla'

    Bolognamania: la compattezza del 'Balla'

    Lo aveva detto nel giorno della sua presentazione, lo ha dimostrato sul campo nella prima partita del “suo” Bologna contro la Lazio: la parola d’ordine per Davide Ballardini è “compattezza” e nell’anticipo contro i biancocelesti il 3-5-1-1 schierato dal tecnico ravennate ha risposto a questa necessità. Curci praticamente inoperoso (e sull’unica azione laziale graziato da Klose) e una mediana che ha retto nonostante l’impiego di due mezze ali prettamente offensive come Kone e Christodoulopoulos: queste le note positive della prima del “Balla”, oltre a un rientro fondamentale come quello – dopo otto mesi – di Nicolò Cherubin, non a caso subito incisivo contro la Lazio.

    Primo obiettivo centrato, ma domenica contro il Napoli servirà molto di più, perché la compattezza per una squadra che finora ha subito una valanga di gol è ottima cosa (certi 0-0 sono utilissimi per portare la barca in porto) ma contro la Lazio si è vista una squadra anche molto timorosa in avanti e il salto di qualità arriverà solo aumentando la produzione offensiva, scarsissima nelle ultime gare con un misero gol in cinque partite. Non può fare altrimenti, questo Bologna che ha anche chiuso il girone di andata da virtualmente retrocesso: con i punti ottenuti da Sassuolo e Chievo contro le milanesi, il Bologna ha chiuso a 16 punti, terz’ultimo da solo. Mai dal ritorno in serie A del 2008 il Bologna era arrivato a metà campionato con così pochi punti e meno che mai nelle ultime tre posizioni della classifica: un dato su cui Albano Guaraldi, l’autore di questo disastro, farebbe meglio a riflettere molto bene.

    Tra le missioni del nuovo tecnico Ballardini ci sarà anche quella di riappacificare la tifoseria con questo gruppo da sole 4 vittorie nelle ultime 29 partite di serie A: l’efficace contestazione di sabato sera contro la Lazio, prima e dopo la partita, è il segnale che anche una piazza paziente e generalmente bonaria come Bologna si è davvero scocciata di certi spettacoli. Eloquenti gli striscioni a inizio partita (“O correte o vi rincorriamo”), così come i cori (“se andiamo in B vi facciamo un c… così”), ancora di maggiore impatto la bordata di fischi arrivata alla squadra a fine partita. Nella Bologna del sostegno quasi incondizionato – 1.000 persone a sostenere la squadra prima della partita decisiva col Livorno, a ottobre –  è una netta inversione di tendenza e nel dopopartita Ballardini non ha criticato questo aspetto. Sa bene che i tifosi rossoblù andranno riconquistati sul campo, con la compattezza e anche con i gol e le vittorie. Ma per quelle serviranno anche innesti dal mercato. 

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