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    Bolognamania: la bella gioventù

    Bolognamania: la bella gioventù

    • Greta De Cupertinis

    Bisognava riscattarsi dopo la brutta sconfitta di Torino, bisognava ritrovare l’identità di una squadra caparbia e bisognava cercare di ottenere altri tre punti per scalare la classifica. Così è stato nell’anticipo dell’ora di pranzo contro il Cagliari dove il Bologna è uscito dal campo vincendo per 2-1 con una prova di carattere e volontà, sancita dalla reti dei due giovani Verdi e Di Francesco.

    Una settimana da ricordare per il figlio del tecnico del Sassuolo, dopo la doppietta all’esordio in Under 21 è arrivato anche il primo gol con la maglia rossoblù appena qualche minuto dopo il suo ingresso in campo. Prima di lui è stato il turno di Verdi su punizione ma il migliore in campo è stato ancora una volta Krejci, pedina fondamentale di questa squadra dalla quale partono tutte le azioni importanti.


    Alla terza giornata di campionato è ancora presto per dare un giudizio complessivo sul Bologna di quest’anno, soprattutto se alterna prestazioni sorprendenti in casa ad altre negative in trasferta. Sì, perché i rossoblù tra le mura amiche hanno fatto bottino pieno vincendo entrambe le gare (oltre a quella di Coppa Italia) e finalmente lo stadio è tornato ad essere un fattore positivo e decisivo.

    Viene da chiedersi se la sfida col Torino è stata solo una parentesi e la speranza è proprio quella, anche perché questa è una squadra che deve crescere ancora ma continuando così può far divertire il suo pubblico e regalare diverse soddisfazioni. Le potenzialità ci sono tutte così come la tecnica, pecca un po’ di esperienza e fisicità ma non dobbiamo comunque mai dimenticare che in campo ci sono anche giocatori esperti come Dzemaili e Gastaldello.

    Ieri vincere era l’unica cosa che contasse davvero e Donadoni ha messo in campo la squadra migliore per poterci riuscire, ha azzeccato tutti i cambi e il Bologna ha depositato infatti tre punti in saccoccia. Sabato ci attende il Napoli al San Paolo e il ricordo della passata stagione lascia ancora l’amaro in bocca... Almeno fino al calcio d’inizio. Poi il Bologna, anche fuori casa, dovrà dimostrare di che pasta è fatto.


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