Bolognamania: l’unione fa la forza
Chissà cosa avrà detto Sinisa Mihajlovic ai suoi ragazzi prima della gara contro il Milan. Chissà se dalla sua camera in ospedale sia riuscito a trasmette loro la forza, il coraggio e la volontà che lui stesso sta utilizzando per combattere l’ennesima sfida. Beh, considerando la gara giocata dai rossoblù crediamo proprio di sì.
E’ vero, il Bologna non ha sbancato San Siro ma è riuscito a portare a casa un punto contro la prima in classifica. Un punto importantissimo per come è stato maturato, per il fatto che ogni singolo giocatore si è dato da fare per cercare di regalare un sorriso al tecnico e ai tifosi rossoblù.
Per la prima volta nella sua storia, il Bologna è sceso in campo inizialmente con undici giocatori stranieri: un dato che può far discutere vista la recente eliminazione dell’Italia dai Mondiali ma che conta poco per quanto riguarda il resto. Infatti, l’aspetto da sottolineare è l’atteggiamento con cui la squadra è scesa in campo e con cui ha disputato questa partita.
Ora quello che conta è continuare ad essere compatti e affrontare le prossime sfide – contro dirette concorrenti – meglio che si può così da concludere il campionato in maniera diversa. Tutto ciò infatti dipende in primis dalla squadra, chiamata ora all’esame di maturità più importante degli ultimi tempi.
E’ vero, il Bologna non ha sbancato San Siro ma è riuscito a portare a casa un punto contro la prima in classifica. Un punto importantissimo per come è stato maturato, per il fatto che ogni singolo giocatore si è dato da fare per cercare di regalare un sorriso al tecnico e ai tifosi rossoblù.
Per la prima volta nella sua storia, il Bologna è sceso in campo inizialmente con undici giocatori stranieri: un dato che può far discutere vista la recente eliminazione dell’Italia dai Mondiali ma che conta poco per quanto riguarda il resto. Infatti, l’aspetto da sottolineare è l’atteggiamento con cui la squadra è scesa in campo e con cui ha disputato questa partita.
Ora quello che conta è continuare ad essere compatti e affrontare le prossime sfide – contro dirette concorrenti – meglio che si può così da concludere il campionato in maniera diversa. Tutto ciò infatti dipende in primis dalla squadra, chiamata ora all’esame di maturità più importante degli ultimi tempi.