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    Bolognamania:| L'ora di Acquafresca

    Bolognamania:| L'ora di Acquafresca

    Il pareggiaccio del 'Manuzzi' contro un Cesena impresentabile, con un piede e tre quarti in B, imbottito di riserve e Primavera, ha confermato il trend negativo del Bologna, incapace di segnare anche a una squadra che le prime cinque-sei formazioni della cadetteria avrebbero battuto. La squadra di Pioli si è fermata, ha segnato un solo gol (con un difensore, Sorensen) nelle ultime tre gare, non vince da un mese - 1-3 in casa Lazio - e vede ormai vivissimi gli spettri di un rientro nella lotta salvezza, per non parlare di quelli di un bis dell'orrendo finale di stagione dello scorso anno. Proprio il successo dell'Olimpico ha visto l'ultima gara da titolare di Robert Acquafresca, prezioso in quel colpaccio e titolare contro il Cagliari vista la squalifica di Di Vaio. Ormai da qualche tempo alla vigilia delle partite di parla del ballottaggio per il ruolo di punta, ma finora Pioli aveva sempre scelto Di Vaio, nonostante il rendimento del capitano sia decisamente sotto la media ormai da qualche tempo. Acquafresca, dal canto suo, ha sempre fatto più che discretamente quando è stato chiamato in causa dal primo minuto, mentre ha faticato molto quando è dovuto subentrare, spesso a una ventina di minuti dalla fine.

    Le sue speranze erano altre, a inizio stagione, e anche il rendimento sul campo (cinque gol, quasi tutti pesanti, con pochissime partite giocate da titolare) facevano immaginare un utilizzo più corposo: l'ex Cagliari, dal canto suo, ha sempre accettato in silenzio le scelte di Pioli, confidando solo di tanto in tanto, col sorriso sulle labbra, che avrebbe sperato in un impiego maggiore. Difficile, a Bologna, scalzare Di Vaio dall'undici titolare, e per caratteristiche è dura anche giocargli di fianco. Ma contro il 'suo' Cagliari Acquafresca dovrà prenotare una fetta di futuro: a fine anno l'attaccante sarà obbligatoriamente riscattato al 50% dal Bologna e l'anno prossimo Di Vaio avrà un anno in più, toccando quota 37. Il futuro, insomma, è di Acquafresca, e non è detto che la convivenza tra lui e Di Vaio prosegua, anche perché l'attaccante è cercato dai Montreal Impact, squadra di Major League che ha già Ferrari e il suo amico Corradi, e dopo qualche vicissitudine di troppo (il caso dei pass, ora sgonfiatosi, e un rapporto non idilliaco con l'altro senatore dello spogliatoio Portanova) ora potrebbe pensare davvero di lasciare Bologna, specie se sentisse di non avere più abbastanza benzina nelle gambe, pur essendo a dieci gol in stagione.

    Il futuro resta un'incognita, il presente è una certezza: Acquafresca giocando una grande partita contro il Cagliari potrebbe accelerare quel cambio di testimone in testa all'attacco rossoblù. Dovrà trovare la miscela giusta insieme a Ramirez (se l'uruguagio guarirà in tempo dalla tonsillite) e soprattutto a Diamanti, che a volte finisce per peccare di egoismo mandando fuori giri la squadra. Un problema anche per Di Vaio, che non ha più la brillantezza di un tempo e nemmeno di qualche settimana fa. Il Bologna deve stringersi attorno a sé, nonostante le voci, sia sulla società che - soprattutto - sul calcioscommesse: è una prova dura per lo spogliatoio, per una squadra che era convinta di essere al riparo da brutte sorprese ma che ora deve trovare lo spunto per fare gli ultimi punti necessari. Va acceso nuovamente l'interruttore, perché la squadra vista a Cesena non fa paura a nessuno: forse un po' di... Acquafresca in tal senso servirà.

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