Bolognamania:| L'incompetenza al potere
E adesso, si salvi chi può. Il cda di lunedì ha partorito l'ennesima decisione scellerata di questa società che dopo un mercato di puro stampo 'menariniano', condotto con l'unica direttiva di spendere poco o niente e magari di fare cassa: ha cacciato Salvatore Bagni, l'unica persona davvero competente di calcio all'interno della dirigenza rossoblù. Una scelta che ha fatto esplodere la rabbia della tifoseria, che vedeva in Bagni l'unica speranza di arrivare a qualche gioiellino, come i già acquistati Stojanovic e Taider o come il fortissimo serbo Radakovic, che pare in arrivo: oltre 700 e-mail di protesta in pochi giorni alla società, pagine Facebook riempite da messaggi pieni di livore e chiari inviti ad andarsene per il duo Guaraldi-Setti e per tutta la congrega dei soci che lunedì hanno deciso all'unanimità di sollevare Bagni dall'incarico.
Come sempre, in casa Bologna non si può mai stare tranquilli e a due mesi dall'arrivo di Bagni il consulente unico di mercato rossoblù è già fuori. Per sempre? In teoria in una società normale sì, ma a Bologna, si sa, il colpo di scena è sempre in canna e per una volta non farebbe nemmeno male, anzi, perché quando non si hanno risorse la competenza è l'unica qualità per evitare il disastro, che Bologna di recente ha sfiorato da vicino. Bagni è stato sollevato dall'incarico, colpevole di aver detto la verità, ovvero che non c'erano soldi per comprare una punta come Caracciolo, Janko, Floro Flores, tutta gente che costava ben di più del prestito di Acquafresca.
Seguendo la ricostruzione, una scelta ancora meno logica di quanto si temeva. E a questo bisogna rimanere, perché la ridda di voci e illazioni che si sono scatenate subito dopo l'allontanamento di Bagni è stata bloccata dalle motivazioni ufficiali comunicate da Guaraldi e Setti, nonostante altri soci abbiano già esternato che 'è ovvio che non si tratta solo di ciò che ha detto in conferenza'. Ad ogni modo, il Bologna ha compiuto una scelta suicida e ha dimostrato ancora una volta di navigare a vista, tuffandosi di testa nel caos più assoluto. Per fortuna al momento Bisoli e la squadra su ad Andalo stanno lavorando a dovere, ma le premesse societarie lasciano presagire un'altra stagione, l'ennesima, piena di tormenti.