Bolognamania:| Il tassello mancante
Nel giro di qualche giorno, la diarchia formata dal presidente Albano Guaraldi e dal suo vice con delega alla parte tecnica Maurizio Setti, metteranno all'interno del puzzle Bologna il tassello che manca per costruire il team della prossima stagione. L'ultimo pezzo, quello più importante: l'allenatore. Dal cda di lunedì scorso sono usciti un direttore gestionale, Roberto Zanzi, che si affiancherà al dg dell'area sportiva Stefano Pedrelli, un responsabile amministrativo che si occuperà dei conti, Alessandro Gabrieli, e un Ad, che altri non è che il presidente Albano Guaraldi.
Poi, sebbene manchi ancora l'ufficialità, è arrivata la nomina di Salvatore Bagni come responsabile dell'area tecnica rossoblù per i prossimi due anni: a lui, insieme a Setti, l'onere e l'onore di decidere il tecnico del futuro e di costruire la squadra che verrà, prendendo il posto di Carmine Longo, che comunque sotto le Due Torri ha lavorato più che bene e che aveva già qualche colpo in canna per il Bologna del futuro, ma si è arreso a una situazione societaria che non permette un lavoro di un certo tipo.
La corsa per la panchina rossoblù ormai è limitata a due elementi, dopo il mancato accordo con Marco Giampaolo: Pierpaolo Bisoli o Giuseppe Sannino (curiosamente, due pallini di Longo). Il primo sembrava largamente favorito, ma giovedì c'è stato un incontro fra le parti e ci si è riaggiornati alla settimana che verrà. Ufficialmente, per aspettare la salvezza aritmetica sperando che arrivi dopo questo weekend; in realtà per fare ancora qualche calcolo, perché Sannino, corteggiatissimo, pare guadagnare terreno, piacendo non solo a Setti ma anche ad altri dirigenti.
Un cambio comunque radicale, con Malesani che potrebbe finire al Genoa (insieme, sussurra qualcuno, a Carmine Longo, corteggiato anche dalla Sampdoria). Saltato per aria il puzzle che sembrava intoccabile fino a due mesi fa, con tanto di rinnovi biennali sul tavolo e solo da firmare, ora il Bologna si ritroverà un volto nuovo in panchina, o l'enfant du pays Bisoli (nato a Porretta Terme, sull'appennino bolognese), o l'emergente - dopo tanta gavetta - Sannino. In ogni modo un'avventura intrigante, per un nuovo Bologna che sta nascendo ma al quale manca ancora la scelta del tassello finale, quello decisivo.