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    Bolognamania: il punto più basso della gestione Saputo

    Bolognamania: il punto più basso della gestione Saputo

    • Greta De Cupertinis
    E' il punto più basso della gestione Saputo. Silenzio stampa e tutti in ritiro. D'altronde, a parte scusarsi per lo "spettacolo", cosa si può aggiungere alla prestazione imbarazzante messa in piedi ieri sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova?

    Una sconfitta per 4-1 contro la Sampdoria che decreta il crollo totale di un Bologna che ad oggi rimane terzultimo in classifica, con due gare davanti in pochi giorni: prima la partita interna contro il Crotone in Coppa Italia, poi la sfida con l'Empoli di nuovo in trasferta. E Filippo Inzaghi che viene ancora una volta confermato dall'AD Claudio Fenucci, in un momento in cui il tecnico rossoblù sembra aver perso completamente le redini del gruppo.

    Fin dall'inizio considerato una scommessa per questa Serie A, l'ex tecnico del Venezia aveva convinto per il suo "Fire and Desire" e per la mentalità vincente che come giocatore ha sempre dimostrato. Peccato che ad oggi questo atteggiamento determinato e gagliardo non sia mai stato trasmesso ai giocatori che, come nella gara di ieri, si sono arresi ancora prima di cominciare.

    Viene naturale chiedersi cosa stia succedendo al Bologna ma la colpa non va imputata solo al tecnico, anzi. Questa è una squadra nata da un mercato estivo che ha visto cedere i migliori e l'arrivo di giocatori di medio/basso profilo, probabilmente idealizzata talmente tanto da credere che potesse raggiungere 50 punti. La realtà dei fatti però è ben diversa e in questi primi mesi di campionato si è visto eccome... per uscire da questo abisso sarà infatti fondamentale il mercato di riparazione previsto a gennaio, in cui dovranno essere fatti investimenti importanti per cercare di salvarsi e di non buttare all'aria una stagione intera.

    Il tifoso rossoblù merita molto di più di quello che fino ad oggi abbiamo visto. In città l'umore è un misto tra ansia, delusione e rabbia per quello a cui assistiamo e per quello che invece era stato prospettato. "Cambierà stagione, ci saranno nuove rose" dice Elisa in una delle sue più belle canzoni. E' l'augurio migliore che possiamo fare ora al Bologna.

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