Bolognamania:| Malesani ha due squadre
In attesa del redde rationem di lunedì, quando la società dovrà pagare gli stipendi per non incorrere in una penalizzazione e per non perdere la faccia davanti alla sua tifoseria, in casa Bologna c'è da risolvere un problema tecnico: ci sono due Bologna, quello del Dall'Ara intelligente, grintoso, che sa sempre leggere le partite, e quello da trasferta, specialmente dopo la scoppola di Palermo abulico e troppo accorto, col risultato che si accende solo una volta subito gol, come accaduto a Genova.
Quali sono i problemi di questo Bologna on the road che non ne vuole sapere di giocarsela come potrebbe? Gerarchie e mentalità. Le prime, Malesani le deve ancora trovare. Dopo dieci gare sotto la sua guida, il tecnico veronese deve cominciare a operare delle scelte, anche perché il quadro è abbastanza chiaro: a centrocampo la qualità manca e se da una parte Perez e Mudingayi assicurano sostanza, dall'altra il solo Ekdal - in attesa di sapere cosa può dare Krhin, al rientro - sa gestire a dovere un pallone, con i vari Radovanovic (fresco di prima convocazione nella Nazionale serba), Della Rocca, bene col Lecce e ora fermato da un guaio al ginocchio, Mutarelli, sparito nelle ultime convocazioni, e Casarini, ancora una volta deludente, che devono arrivare in seconda battuta.
Poi c'è Ramirez, che al Penarol faceva l'esterno offensivo ma che ha dimostrato che in Italia può giocare da trequartista, visto che è sempre lui uno dei pochi ad accendere la luce e a saper dare l'ultimo passaggio alle punte. Ecco perché forse è il caso di abbandonare questo 4-3-3 spurio, con Buscè a destra, Di Vaio a sinistra (!!!) e Meggiorini centrale per approdare a un più funzionale rombo che almeno in casa preveda Ekdal e Ramirez vertici con Mudingayi e Perez mezze ali. Poi, le due punte, con il partner di Di Vaio da scegliere tra i vari Meggiorini, Gimenez, Paponi e, perché no, Gavilan, visto che il transfer per il baby spagnolo è finalmente arrivato.
L'altro discorso riguarda la mentalità: come detto, Palermo ha fatto male, molto male. Sbriciolando certezze frutto dei quattro risultati utili consecutivi pre-sosta, generando prestazioni contrarie (in Sicilia si andò troppo spavaldi e fu il disastro) con un Bologna timoroso, che non riparte mai, che sta in trincea sperando di non venire ferito. Una tattica che finora ha pagato zero, perciò con le giuste dosi di coraggio, mischiato all'equilibrio, questa squadra deve essere messa in condizione anche lontano dal Dall'Ara di pungere, di fare male, perché non si può arrivare sempre impiccati alle gare casalinghe ed essere costretti a vincere per riparare ai disastri esterni. Malesani faccia il… Malesani, perché finora gli spettacoli esterni del suo Bologna sono stati decisamente negativi dal punto di vista del gioco e dell'atteggiamento. Cosa a cui il mister veronese in carriera non ha certo abituato.