Bolognamania:| Non buttiamo via tutto!
Il Bologna sul campo sta chiudendo questo campionato nel migliore dei modi: vincendo anche a Catania, con il super-gol dello splendido Gaston Ramirez di questo finale di stagione, la squadra ha raggiunto quota 48 punti, 'minaccia' di chiudere sopra i 50 e ha dimostrato di avere in mano una dote che la società in estate non deve gettare nella spazzatura. In primis Stefano Pioli, tecnico che ha svolto un lavoro fantastico, riportando all'apice l'entusiasmo della piazza e cancellando finali di stagione con patemi indicibili o all'acqua di rose: l'allenatore con questo capolavoro si è meritato di avere una rosa più competitiva nella prossima stagione, magari di poter ambire fin da inizio stagione alla parte sinistra della classifica visto che ha dimostrato di saper ottenere il meglio dai suoi giocatori. In un mercato degli allenatori che vedrà liberarsi panchine importanti, Pioli rischia di essere un pezzo pregiatissimo (girano certi soloni...): ha un altro anno di contratto con il Bologna e proprio per questo se rimarrà - e visto che il tempo per farlo c'è - bisognerà programmare per tempo e costruire una squadra più forte.
Il finale di questa stagione dimostra che la squadra non ha bisogno di enormi stravolgimenti per poter ambire a qualcosa di più. Qui però arrivano le dolenti note, perché per garantire questo livello vanno tenuti i pezzi pregiati: su tutti Alessandro Diamanti e, sissignore, Gaston Ramirez. Trattenerlo un altro anno e costruire la squadra attorno a due fantasisti che hanno pochi eguali nel massimo campionato (sono in cima alla classifica dei cartellini procurati agli avversari) significherebbe partire col piede giusto: per Diamanti bisognerà parlare col Brescia per la seconda metà, a cui Corioni dà una valutazione super (cinque milioni), mentre l'uruguagio ha diversi club inglesi e la Juventus in pressing, ma cederlo ora rischia di essere un autogol clamoroso. In una stagione il suo valore è raddoppiato - il Liverpool offre 20 e probabilmente sono ancora pochi - e i margini di crescita di questo ragazzo sono enormi: un anno da vero leader può fare bene sia a lui che alle casse del Bologna, Betancourt permettendo.
Occorre fare uno sforzo e operare sul mercato con grande capacità: in tal senso preoccupa un po' che gran parte dei cardini o della sorprese di questa squadra siano stati portati da due dirigenti (Carmine Longo e Salvatore Bagni) che non ci sono più. E preoccupa anche la volontà di un mercato a costo zero o quasi, con il quale senza dubbio questa squadra sarebbe indebolita. Nei giorni scorsi Guaraldi ha ribadito ancora una volta, con forza e con una nota un po' sui generis (con avvisi di tipo legale), che questa compagine societaria è stabile in sella e continuerà ad operare per il 'bene della società e della collettività dei tifosi'. Bene, dando per scontato che sarà così - anche se un'offerta, salvo clamorosi colpi di scena, arriverà eccome, visto che l'advisor Tamburi è al lavoro da settimane: liberi poi Guaraldi e soci di rifiutarla - si operi dunque per il bene della società e dei tifosi, costruendo un Bologna che faccia sognare, confermando tutti i talenti e migliorando la rosa con buoni giocatori, affidando questo mix a un allenatore serio e preparato come Pioli. La dote che questo campionato lascia al Bologna è straordinaria: buttarla via sarebbe un vero, imperdonabile delitto sportivo.