È stata la sua giornata, la sua prima tripletta in Serie A. Riccardo Orsolini regala la vittoria contro l’Empoli segnando non uno bensì tre gol, uno più bello dell’altro. Inutile raccontare quanto sia stata perfetta la sua prestazione, protagonista assoluto di una partita a tratti complicata ma terminata finalmente con i tre punti.
 
Non sorprendono la sua grinta e il suo entusiasmo ma è evidente come il numero 7 rossoblù stia diventando ogni giorno di più un pilastro di questa squadra: i tifosi lo amano, i compagni lo adorano e lui nonostante – fino ad oggi – sia spesso subentrato dalla panchina non si è mai tirato indietro e ha saputo lottare per guadagnarsi il posto.  
È cresciuto Riccardo Orsolini dal suo arrivo a Bologna cinque anni fa, è maturato con Mihajlovic e sta trovando la consacrazione proprio con un Motta che spesso lo ha messo in discussione: saranno stati gli stimoli dati dai due allenatori ma il giocatore di oggi è sempre più fondamentale. Per questo motivo, l’augurio è di vederlo sempre in campo anche se saranno gli allenamenti a decidere l’11 titolare.
 
La gara di ieri è stata anche la prova per vedere infatti se lui e Ndoye possano realmente giocare insieme: beh, visto il risultato, viene da pensare che sia così e che uno agevoli il gioco dell’altro. “Bologna è la mia seconda casa, la società ha creduto in me e continua a darmi fiducia” – ha dichiarato il giocatore nel post-partita con in mano il pallone della gara – “Con il calore di società, compagni e tifosi riesco a rendere di più. La concorrenza si è alzata e io cerco di farmi trovare pronto quando il Mister me lo chiede”.
Orsolini cosa potrebbe chiedere di più a questa giornata speciale? Probabilmente di continuare a segnare con questa continuità. Una continuità che potrebbe portarlo ad una nuova convocazione in Nazionale. Come detto dal giocatore stesso: “Ora sono concentrato sul campionato ma so che la Nazionale passa anche dal Bologna”.