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    Bolognamania: fermi, per il bene dell’Italia

    Bolognamania: fermi, per il bene dell’Italia

    • Greta De Cupertinis
    The show must go on? No, in questo caso no. Cala il sipario sulla Serie A dopo settimane di discussioni, comunicati, botte e risposte fino al Decreto che ha messo a tacere tutti. E che ha deciso di sospendere qualsiasi manifestazione sportiva fino al 3 aprile, per tutelare insieme ad altri provvedimenti la salute degli italiani e combattere in questo modo l’emergenza Coronavirus.
     
    Partite prima rinviate, poi da giocare a porte chiuse, infine da sospendere per un mese. Il calcio nelle ultime settimane ha mostrato la sua parte più brutta ma anche la più bella, con l’immagine di Francesco Caputo del Sassuolo che dopo il gol al Brescia ha mostrato un cartello di speranza alle telecamere presenti “Restate a casa, andrà tutto bene”.
     
    Lato Bologna, saltata la gara contro la Juventus in programma venerdì sera, gli allenamenti sono stati sospesi ma molti giocatori sono rimasti sotto le Due Torri in ottemperanza a quanto richiesto dal Decreto emanato dal Presidente del Consiglio Conte. Mentre il Bologna pensa a come risarcire la gara contro la Juventus, la maggior parte degli abbonati e dei tifosi in possesso del biglietto chiedono invece alla società di non riavere indietro i soldi ma di donarli in beneficienza agli ospedali della città.
     
    Ennesima dimostrazione del cuore immenso dei tifosi rossoblù che in questo momento hanno capito che il calcio, protagonista delle nostre giornate e delle nostre vite, deve fare un passo indietro. Non vediamo l’ora di tornare a respirare l’erba del rettangolo verde, l’emozione degli spalti, la gioia di un gol segnato. Prima però c’è una battaglia da vincere. Tutti insieme, restando a casa. Semplicemente seguendo le regole.

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