Bolognamania:| È un Gila da Nazionale
E quattro. E cinque. Altri due gol per Alberto Gilardino contro il Catania, una doppietta imperiosa, da centravanti puro, che porta lo score personale a quota cinque reti in altrettante gare e firma il terzo 'sberleffo' consecutivo di mercato al Genoa, che dopo Adailton e Di Vaio ha consegnato nelle mani del Bologna un altro gioiello che pareva da rottamare e invece è più vivo che mai. Tanto che non è una bestemmia ipotizzare e confidare in un rientro di Gilardino nel giro azzurro, forse già a partire dalla tornata di convocazioni di domenica sera, quando il ct Prandelli dovrà scegliere il gruppo che affronterà Armenia in trasferta e Danimarca in casa, a Milano. Magari, in coppia con Alessandro Diamanti, per comporre un'insolita coppia d'attacco azzurra in chiave rossoblù, visto che i due hanno già messo a segno sette dei nove gol segnati finora dal Bologna.
La premiata griffe D&G in rossoblù si sta trovando a meraviglia, dentro e fuori dal campo: scambi di complimenti, attestati di stima, serate insieme. In fondo era stato proprio Alino, oltre a Natali, a consigliare al Gila l'avventura bolognese dopo le incertezze e i problemi di Genova. E l'intesa tra i due è così frizzante che le speranze azzurre non sono poi così vaghe: Prandelli in fondo conosce benissimo Gilardino, anche se non lo convoca da oltre un anno, e sa quello che può dare uno come lui, uno da oltre 150 gol in A, riportato ai massimi livelli come sta facendo Bologna. Peraltro in un momento in cui alla voce centravanti non c'è granché: Osvaldo è ok ma può fare anche la seconda punta, Matri ne gioca una sì e due no, Destro è ancora in astinenza, Pazzini è inesorabilmente fermo ai tre gol segnati a Bologna, gli altri proseguono tra alti e bassi.
E allora non sfruttare il momento d'oro del Gila sarebbe decisamente delittuoso, specie in un periodo in cui la Nazionale ha decisamente faticato a imporre il suo gioco e a trovare, Osvaldo a parte, terminali offensivi credibili. Ne sa qualcosa proprio Diamanti, che contro Malta ha fatto la figura del bocciato quando in realtà era stato in parte anche il ct Prandelli a non metterlo in condizione di esprimersi al meglio, contro una squadra chiusa a riccio e con davanti due come Osvaldo e Destro, non proprio compatibili al 100% in un attacco a due punte. In attesa di sapere se la coppia si riformerà anche in Nazionale, se li gode il Bologna che soprattutto grazie a loro due sta rimanendo a debita distanza dalle secche del fondo classifica.