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    Bolognamania: è sempre Davide contro Golia

    Bolognamania: è sempre Davide contro Golia

    • Greta De Cupertinis
    L'emozione di poter sbancare l'Allianz Stadium di Torino è durata la brezza di un attimo. O meglio, 45 minuti esatti. Chi vedendo l'11 iniziale di Roberto Donadoni pensava di poter contrastare la Juventus? Un Bologna rimaneggiato e vittima di diversi infortuni scende in campo con le riserve, utilizzando anche un Keita alla sua prima da titolare in Serie A. Eppure, nel primo tempo di ieri sera, con il gol segnato su rigore da Simone Verdi la speranza di poter portare a casa un risultato utile è sembrata molto più vicina di quanto si potesse inizialmente immaginare.

    Ed invece, il Bologna perde 3-1 in una partita ancora una volta segnata dagli episodi: prima l'autogol sfortunato di De Maio e poi sul secondo gol un fallo di Khedira su Keita sicuramente da rivedere. Non bastano le parole del tecnico rossoblù Donadoni nel post-partita che si domanda anche perché Rugani non sia stato espulso al momento del fallo che ha dato al Bologna l'opportunità di segnare la prima rete. Ma si sa, nella continua lotta di Davide contro Golia potremmo passare le ore a cercare di capire cosa è andato storto.

    Migliore in campo per distacco, al di là del grande gol segnato su rigore, Simone Verdi. Non tirava dal dischetto da circa due anni ma la calma e la freddezza con cui è arrivato su quel pallone han decretato il momentaneo vantaggio rossoblù: incredibile il suo contributo alla partita così come il modo in cui è riuscito a trascinare i compagni nonostante il risultato finale. Importanti se non fondamentali le sue dichiarazioni nel post-partita della gara, in riferimento ancora una volta al mercato: "Il Napoli sotto l'aspetto economico mi avrebbe cambiato la vita ma non è che a Bologna faccia fatica ad arrivare alla fine del mese. Qui soprattutto mi sento a casa e ho una ragazza che mi rende felice".

    Sì, continuano le parole di stima nei confronti delle Due Torri che al momento il giocatore non sembra intenzionato ad abbandonare. Ora sta alla società capire cosa fare, se privarsi di un giocatore del genere che si è dimostrato un professonista esemplare dentro e fuori dal campo. Quanto vale Verdi? E cosa può significare la sua perdita? Bisogna ragionarci bene: da questo campionato sono tante le cose da imparare e altrettante quelle da migliorare.

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