Bolognamania:| Difesa a tre, è ora di accantonarla
Dopo il ko pesantissimo di Firenze (1-0 solo per un allineamento di pianeti, dato che per quanto si è visto in campo i gol di scarto tra viola e rossoblù erano tre o quattro) è stata confermata la statistica che vede il Bologna di quest'anno sempre perdente con la difesa a tre che l'anno scorso regalò equilibri e successi, in piena contrapposizione ai sette punti raccolti nelle tre partite giocate con la difesa a quattro. Per quanto non sempre la statistica possa essere considerata una scienza esatta - pensateci: è pur sempre la disciplina che dice che se io non ho mangiato nulla e il mio amico ha mangiato un pollo intero, ci siamo mangiati mezzo pollo a testa -, sono numeri che raccontano qualcosa, sebbene le partite giocate a tre contro Milan e Siena siano state perse solo per altri fattori, arbitro, errori singoli o sfortuna.
Cifre che parlano di un Bologna in difficoltà con la retroguardia a tre, niente più formula magica per Pioli anche in virtù delle pesantissime cessioni estive, su tutti Raggi, e quel Mudingayi che assicurava grande copertura alla retroguardia insieme a Perez lo scorso anno.Tutto da rifare, nuovi equilibri da trovare e, come ha più volte ammonito Pioli, 'dimenticatevi la squadra dello scorso anno'. Già, anche perché questa è molto più debole e la quadratura del cerchio pare complicata. Oltre ai numeri, sembra che anche l'infermeria possa esortare il tecnico a puntare, dalla sosta in avanti, sul modulo con i quattro dietro: il grave infortunio di Natali a Firenze, lesione del crociato anteriore che terrà fuori l'ex viola dai quattro ai sei mesi, priverà il Bologna di uno dei suoi due leader difensivi. L'altro è Daniele Portanova, che in queste ore conoscerà la sentenza del Tnas sulla sua squalifica (che potrebbe essere decurtata da sei a quattro mesi, in questo caso il rientro avverrebbe l'11 dicembre): zero su due, dunque, e senza qualcuno che la dirige la difesa a tre rischia di diventare un disastro tecnico.
In questa sosta, arrivata al momento giusto, Pioli tenterà di recuperare diversi acciaccati e poi rifletterà su come comporre la nuova retroguardia per affrontare le undici gare di campionato che separano il gruppo dalla sosta natalizia. In rampa di lancio c'è Fredrik Sorensen, danesone classe '92 portato in Italia dalla Juventus, che dopo tanta anticamera ha giocato mezz'ora a Firenze ben figurando e dimostrando di valere le perplessità di tanti sul perché non trovasse mai spazio. Antonsson e la sua spalla infortunata contro il Catania sono in miglioramento, ed ecco che potrebbe comporsi una coppia di centrali tutta scandinava, con Cherubin e Carvalho, che continua ad alternare buone cose a disastri, di rincorsa. E con la curiosità di capire se il gioiellino classe 1994 Radakovic, che il meglio però pare lo dia da mediano davanti alla difesa, avrà un'occasione in questa emergenza. Che vista la penuria di centrali costringerà il Bologna a giocare spesso a quattro, nella speranza che la statistica si confermi e sia più forte dell'esempio del pollo di cui sopra.