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    Bolognamania: da un punto in più ad uno in meno

    Bolognamania: da un punto in più ad uno in meno

    • Greta De Cupertinis
    Era dicembre dello scorso anno quando il DS del Bologna Riccardo Bigon dichiarò ai giornalisti una frase che fece storcere il naso a molti: "Un punto in più dell'anno scorso e stappo lo champagne". Bene, al termine del campionato, la bottiglia rimane chiusa e i bicchieri a testa in giù

    Obiettivo stagionale fallito, posizione in classifica peggiorata e un punto in meno rispetto ai 42 della passata stagione. Questa era una squadra allestita per far divertire il proprio pubblico che invece, fra le mura amiche, non ha mai visto il Bologna vincere contro una Big o disputare grandi prove ad eccezione di qualche raro match.

    Ed oltre a questo, il dato più allarmante sono le 19 sconfitte su 38 gare: esattamente metà campionato passato a perdere, subire gol, farsi venire il sangue amaro. Era questo il Bologna studiato per rendere i tifosi fieri? Sicuramente il piano stagionale non è andato come previsto e le colpe sono da suddividere fra tutti, quello che rimane chiaro però è che bisogna cambiare per far sì che arrivi anche qualche soddisfazione.

    Partendo dal mercato fino ad arrivare alla mentalità di una squadra che non ha saputo credere nei propri mezzi, il Bologna di quest'anno ha deluso le aspettative di tutti e può solo rimboccarsi le maniche per dimostrare che le cose possono cambiare.

    Ma come diceva Paul, il protagonista del film "Febbre a 90 gradi", tifoso dell'Arsenal: "C'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, che male c'è in questo? Anzi, è piuttosto confortante, se ci pensi". Per fortuna. 

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