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    Bolognamania: anche l'allenatore ora deve cambiare rotta

    Bolognamania: anche l'allenatore ora deve cambiare rotta

    • Greta De Cupertinis

    Quarta sconfitta consecutiva per il Bologna che invece di provare ad uscire dall’abisso in cui è finito, continua a sprofondare nelle acque torbide di una situazione tanto assurda quando inspiegabile.

    Come si analizza il fatto che ogni partita sia la fotocopia di quella precedente? Tra errori difensivi, gol presi alla stessa maniera, arbitraggi non all'altezza della situazione e attacco nullo o quasi, le domeniche sportive rossoblù sono diventate un circolo vizioso dal quale non si riesce a venirne fuori.

    Uno dei problemi più grandi di questa squadra, oltre al fatto di non riuscire mai a segnare e ad essere incisiva, sono i crolli sul finale di gara: se le partite finissero al 75esimo il Bologna avrebbe oltre dieci punti in più, un dato significante per una squadra che avrebbe come obiettivo quello di arrivare a metà classifica. 


    Invece, come troppo spesso accade, l’ultimo quarto d’ora è deleterio per i rossoblù: sono troppi i punti persi per strada a causa di cali di concentrazione, anche quando la partita è stata retta bene per ottanta minuti. Bisogna che sia la squadra che l’allenatore riescano a cambiare rotta, sterzare una strada che ora come ora sta preoccupando l’ambiente e spegnendo l’entusiasmo dei tifosi. Non era questa la stagione che ci aspettavamo ma si può ancora fare il massimo affinché questo periodo diventi solo un lontano ricordo. La priorità ora deve essere rimboccarsi le maniche e lavorare sodo.


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