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Bolognamania: che caos, serve chiarezza subito
L’Azienda Unità Sanitaria Locale dispone l’isolamento della squadra dopo le otto positività riscontrate a Casteldebole chiedendo il rinvio della gara tra Bologna e Inter, la Lega Serie A però dice “No, si gioca”. Come non si sa, ma lo show deve continuare nonostante le ovvie difficoltà per Mihajlovic e una decisione presa per la tutela di tutti. Quello che succede è all’ordine del giorno: i rossoblù non scendono in campo mentre l’Inter si presenta e ne approfitta per allenarsi, aspettando che l’arbitro decida il rientro negli spogliatoi dopo quarantacinque minuti.
Sembra di assistere ad un film e invece no: con l’aumento drastico dei contagi la situazione oggi in Serie A non solo è pericolosissima ma, in questo momento, assolutamente poco chiara. Oltre al danno poi in casa rossoblù c’è la beffa: il Bologna farà ricorso per rigiocare la gara ma nel frattempo l’aver consegnato la distinta, per errore, prima della gara rischia di costare caro ai felsinei che potrebbero perdere 0-3 a tavolino.
Ma il calcio non è un gioco? Eppure, oggi, questa situazione rischia davvero di far perdere tutto il bello di una competizione che deve fare il possibile per evitare il dilagamento della pandemia. Il caos regna sovrano e bisognerà fare ordine quanto prima; l’Asl ha bloccato anche la gara tra Cagliari e Bologna di domenica ma il nuovo protocollo della Serie A prevede che con 13 giocatori disponibili e negativi si debba giocare. Cosa farà la squadra di Mihajlovic?
Intanto, la speranza è che il focolaio in casa Bologna si spenga quanto prima. Così non solo è difficile giocare ma anche allenarsi e ritrovare la mentalità giusta per affrontare la seconda parte di stagione. I rossoblù sono chiamati a fare il massimo per replicare il girone di andata ma ora non possono fare altro che aspettare usando questo periodo per ritrovare la determinazione e l’aggressività necessarie per fare ancora di più la differenza.
Sembra di assistere ad un film e invece no: con l’aumento drastico dei contagi la situazione oggi in Serie A non solo è pericolosissima ma, in questo momento, assolutamente poco chiara. Oltre al danno poi in casa rossoblù c’è la beffa: il Bologna farà ricorso per rigiocare la gara ma nel frattempo l’aver consegnato la distinta, per errore, prima della gara rischia di costare caro ai felsinei che potrebbero perdere 0-3 a tavolino.
Ma il calcio non è un gioco? Eppure, oggi, questa situazione rischia davvero di far perdere tutto il bello di una competizione che deve fare il possibile per evitare il dilagamento della pandemia. Il caos regna sovrano e bisognerà fare ordine quanto prima; l’Asl ha bloccato anche la gara tra Cagliari e Bologna di domenica ma il nuovo protocollo della Serie A prevede che con 13 giocatori disponibili e negativi si debba giocare. Cosa farà la squadra di Mihajlovic?
Intanto, la speranza è che il focolaio in casa Bologna si spenga quanto prima. Così non solo è difficile giocare ma anche allenarsi e ritrovare la mentalità giusta per affrontare la seconda parte di stagione. I rossoblù sono chiamati a fare il massimo per replicare il girone di andata ma ora non possono fare altro che aspettare usando questo periodo per ritrovare la determinazione e l’aggressività necessarie per fare ancora di più la differenza.