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    Bolognamania: buona la prima, anzi, no

    Bolognamania: buona la prima, anzi, no

    • Greta De Cupertinis
    Esordio amaro per Thiago Motta sulla panchina rossoblù: il suo Bologna, infatti, perde 1-0 in casa contro l’Empoli senza mostrare grossi cambiamenti se non per quanto riguarda l’assetto tattico. Già, perché il nuovo allenatore ha deciso subito di rischiare e scendere in campo con un nuovo modulo passando dalla difesa a tre alla difesa quattro.

    Mossa coraggiosa soprattutto perché il tempo per preparare il nuovo assetto è stato veramente breve: Thiago Motta ha avuto a disposizione solo qualche giorno per lavorare sulla squadra e sulla partita, tanto che appunto diversi giocatori sono sembrati in difficoltà con il nuovo schieramento.

    In primis Medel, tornato a giocare in un centrocampo a due davanti alla difesa: dopo anni da leader difensivo nel Bologna di Mihajlovic, ritrovarsi a coprire un nuovo ruolo gli ha creato qualche grattacapo durante la gara. A sostituirlo dietro Lucumì e Posch, dai quali ci si aspettava sicuramente di più mentre hanno mostrato confusione e insicurezza.

    Ma se la mossa di cambiare non ha pagato in questo momento, non vuol dire che debba valere così anche per il futuro: per sentirsi a proprio agio con un cambio modulo c’è bisogno di tempo, per questo la pausa arriva nel miglior momento possibile per il Bologna.

    “Questa è una squadra con un grosso potenziale, fa sorridere dirlo adesso ma ci toglieremo delle soddisfazioni” sono state le parole del nuovo mister rossoblù al termine della gara. L’ottimismo non gli manca ed è sicuramente quello che serve in questo momento, oltre ai risultati. Questi tardano ad arrivare ma è ora di invertire la rotta.

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