Calciomercato.com

  • Bolognamania:| Bene, bravi, bis. E ora?

    Bolognamania:| Bene, bravi, bis. E ora?

    Cinquantuno punti, nono posto finale, sorrisi e feste alla squadra. Un finale di stagione così a Bologna non si vedeva da più di dieci anni, un'annata che per valori e risultati in relazione alla squadra è migliore anche di quella dei 52 punti di Guidolin, entusiasmante ma chiusa con un pugno di mosche, passando dalla Champions all'Intertoto all'ultima giornata. Costata miliardi, quella squadra, costruita al risparmio questa (in estate il saldo del mercato è stato decisamente in attivo) e a più mani, ma diventata super grazie a un tecnico, Stefano Pioli, che ha ottimizzato al meglio le risorse, anche dopo un mercato di gennaio in cui aveva chiesto Fernandes, Moscardelli e Mantovani e sono arrivati il promettente Belfodil, Sorensen e Rubin. Un piccolo miracolo del gruppo e del tecnico, costruito con il lavoro, con la voglia di dimostrare il proprio valore, di stupire dopo stagioni in cui Bologna si era drammaticamente abituata alla mediocrità pallonara. Incassati i meritatissimi complimenti per questa stagione, però, la società Bologna deve lavorare bene in vista della prossima, perché la conferma del lavoro svolto in questo campionato sarà davvero impresa ardua.

    Di Vaio ha salutato tutti destinazione Montreal e tuttora parecchi big rossoblù sono dati per probabili partenti: Gaston Ramirez al migliore offerente (ma andrebbe tenuto almeno un'altra stagione per fargli fare il salto di qualità definitivo), Gaby Mudingayi corteggiato da Milan e Inter, e Alessandro Diamanti, la cui volontà di restare a Bologna - la squadra che lo ha riportato in azzurro e probabilmente agli Europei - cozza contro le richieste multimilionarie di Corioni per la seconda metà del giocatore. E, di fronte a una partenza di massa, attenzione anche a Stefano Pioli, il maggiore artefice di questo miracolo Bologna, che in un mercato allenatori molto movimentato è senza dubbio un pezzo pregiato, con diverse big che chiedono informazioni su di lui nonostante abbia un altro anno di contratto e una proposta di rinnovo fino al 2014 sul tavolo. La palla dunque passa all'attuale società, al centro di giornate a dir poco turbolente. Prima il cda che ha visto la volontà di liquidare il vicepresidente Maurizio Setti, prossimo proprietario dell'Hellas Verona, poi la vicenda relativa alla lettera di interesse per il club presentata dall'advisor milanese Tamburi, finora snobbata dal presidente Guaraldi (ma a breve una risposta andrà fornita, difficile bollare una realtà come la Tamburi Investment Partners come semplice tentativo di destabilizzazione).

    Infine la presentazione del futuro centro tecnico rossoblù, interrotta da alcuni tifosi della curva che hanno chiesto chiarezza sulla vicenda della lettera a Guaraldi e hanno ricordato che ci sono altre priorità rispetto al centro tecnico, ovvero la squadra della prossima stagione. Le voci concrete sui tanti big in partenza infatti non possono che spaventare la tifoseria, e ad onor del vero va ricordato che non necessariamente ogni anno la Dea bendata ti accompagna: è lecito chiedersi cosa sarebbe successo se la scorsa estate il difensore Felipe, poi tre presenze in un'intera stagione nella disastrata Fiorentina, avesse accettato Bologna, con conseguente partenza di Ramirez per la miseria di 9 milioni più il brasiliano. O cosa sarebbe successo se avessero accettato la corte di Guaraldi Delio Rossi e Davide Ballardini, due tecnici che poi hanno fallito a Firenze e a Cagliari, anticipando così il sì della 'terza scelta' Stefano Pioli. Attenzione, dunque, perché ogni uomo di sport sa che è molto più facile centrare una stagione positiva che confermarla l'anno dopo, specie se le risorse sono quelle che sono.

    Altre Notizie