Bolognamania: Saputo e Tacopina ai titoli di coda
Lo si era intuito già da diverso tempo, nonostante le smentite e i vari “No comment”, ma l’ufficialità della rottura tra il Presidente del Bologna Joey Tacopina e del Chairman Joey Saputo è rimbalzata oggi nell’ambiente. Dopo quasi un anno dall’inizio dell’avventura insieme sotto le Due Torri, Joe Tacopina, sempre più ai margini del club rossoblù, ha deciso di portare in tribunale a New York il magnate canadese con la motivazione di aver violato alcuni degli accordi intrapresi fra di loro.
La mancanza di sintonia tra l'americano e il canadese e le opinioni diverse sul Bologna sono sempre state palesi, così come il fatto che, una volta avuta la maggioranza del club, Saputo abbia allontanato giorno dopo giorno il collega dalla società. Tanto che il 1 settembre il chairman ha dimissionato Tacopina dalla sua carica, nonostante sul sito sia ancora presente in organigramma, riducendo la sua quota al minimo e tagliandolo fuori definitivamente dal Bologna.
La risposta di Joe non si è fatta attendere, è arrivata per vie legali e sono diversi i punti contestati: gli accordi, secondo l’avvocato newyorkese, prevedevano una sua quota all’interno del club sempre sopra al 30%, la carica di presidente per due anni e uno stipendio di 350.000 euro lordi in Serie B e 800.000 in Serie A. Saputo invece prende la decisione di togliergli la carica di presidente, con la motivazione che essendo ora la sua quota sotto il 15% i patti stabiliti non sono più da considerarsi validi, e Tacopina richiede a questo punto 5 milioni come risarcimento danni.
Dopo un anno di risposte mute alle domande dei giornalisti relative alla divisione delle quote nella società, Tacopina afferma inoltre che all’inizio della nuova era societaria era lui ad avere il 62% del Bologna contro il 25% di Saputo. L’avvocato contesta quindi che i continui aumenti di capitale sottoscritti dal canadese non sono stati fatti solo per risanare le casse del club rossoblù ma anche per togliergli le quote all'interno del club.
La situazione dispiace ma non stupisce, erano mesi ormai che si sapeva di questa rottura ma la cosa più importante è che ora questa disputa non vada a disturbare il Bologna che ha bisogno di pace e serenità dopo anni tormentati. C’è una partita da giocare domani, c’è un futuro che si prospetta roseo grazie ad una società forte che ha investito molto in un progetto a lungo termine.
Joe Tacopina è stato l’idolo delle folle, il trascinatore, colui che ha messo in moto la macchina per permettere al Bologna di non sparire dal calcio che conta. Sempre presente, sempre tra la gente, sempre con la giusta carica emozionale. “Sarò il Presidente del Bologna per tutta la vita” disse in questi dodici mesi, nel corsi di più occasioni. Con ogni probabilità, non sarà più così ma non per questo smetteremo di essergli grati.