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Bologna, Thiago Motta: 'Orsolini dal 1' contro l'Inter. La squadra di Inzaghi mi ricorda quella del Triplete'
Da una parte c'è l'orgoglio di una difesa che funziona e che è la quarta migliore in Europa, dall'altra c'è il dispiacere che bisogna rilevare un ulteriore infortunio in questo reparto...
"Sono dispiaciuto per Kristiansen perché non è mai bello essere infortunato. Non sono preoccupato perché la forza del gruppo si vede in questi momenti: fa parte del gioco, così come fa parte del gioco continuare a tenere la stessa mentalità e impegno tutti i giorni per migliorarci".
Tutte le squadre hanno una serie di infortuni muscolari, si gioca troppo?
"Ci sono tante cose da valutare, tanti perché da considerare. Nel nostro caso i tre che hanno subito un infortunio muscolare lo hanno rilevato dopo la nazionale. Nelle altre squadre, come Inter e Lazio, i giocatori che vanno in nazionale sono ancora di più... Sarebbe bello per vedere un buon calcio che ci fosse il tempo anche per questi giocatori di riposarsi e recuperare".
Dopo l'ottima prestazione di Orsolini, pensa di confermarlo titolare contro l'Inter o avete azzerato tutto in allenamento? "Penso sia normale confermarlo, si merita di giocare. Ha fatto una grandissima prestazione, a prescindere dai tre gol. Nessun giocatore può pensare di vivere di una partita fatta, deve lavorare bene anche nei giorni successivi e lui lo sta facendo".
L'Inter ha dei punti deboli?
"Tutti hanno punti deboli. E' una squadra forte, con obiettivi diversi dai nostri, una bella squadra come ha nuovamente dimostrato contro il Benfica. Noi andiamo a giocare la nostra partita".
Discorso esterni: ha giocatori di grande qualità, le rimane il dubbio fino alla fine di chi schierare? Le viene anche la tentazione di schierarne uno in più a centrocampo? "Sono contento del lavoro che stanno facendo tutti. Non mi viene la tentazione di schierarne uno in più, io voglio stare attento a mettere in campo la migliore squadra possibile per affrontare ogni partita. Voglio mettere in campo una squadra competitiva per tutti i 90 minuti, anche con una squadra forte come l'inter".
Una curiosità: a Torino contro la Juventus giocò contro la difesa a tre e scelse di allargarla con gli esterni di piede naturale. Contro l'Inter ne avrà uno in più a disposizione, Salaemaekers, quindi farà questa scelta ugualmente? "Loro giocano a tre, possono mettersi a quattro e possono giocare anche a cinque... Ci sono tante cose che vanno valutate, anche a seconda dei giocatori in campo. La scelta che abbiamo fatto contro la Juventus potremmo ripeterla, ma ci sono tante cose da valutare. Vedremo se contro l'Inter saremo in grado di fare scelte giuste per la partita".
Si è fermato a pensare anche solo per un attimo a dove potrebbe essere il Bologna senza quegli errori arbitrali?
"I pensieri di Marco Aurelio (ride, ndr)... No, basta. Lo ha detto Fenucci l'altra sera, sono dispiaciuti anche loro. Io sono dispiaciuto per gli errori contro il Monza e ho avuto la possibilità di dirglielo. Ad ogni modo si continua a lavorare e in cosa possiamo migliorare per affrontare la prossima partita, anche se queste situazioni sono sicuramente evitabili".
Che gara si aspetta dall'Inter?
"Loro sono una squadra che si sente molto comoda aspettando l'avversario, come contro il Milan. Anche l'anno scorso di Champions contro il Barcellona hanno giocato così e hanno fatto molto bene. Io mi aspetto un'Inter che nei primi 20/25 minuti vuole mettere pressione e intensità: noi dobbiamo essere pronti ad affrontare una squadra forte e preparata per il campionato, che può competere anche in Europa. Dobbiamo cercare di portare la partita dalla nostra parte, con il cuore a mille ma giocando anche con la testa"
Qual è il ruolo più confacente alle caratteristiche di Ndoye? Ala destra o sinistra? "Ha fatto bene da entrambe le parti: a destra, essendo molto altruista, credo possa fare bene nel servire i compagni ma è un giocatore che può fare entrambe le fasce ed è una fortuna per la squadra".
Negli ultimi due anni il Bologna a San Siro ha faticato, perdendo due volte per 6-1. Pensa che partite così possano rimanere nella testa dei giocatori?
"Stiamo parlando di una squadra forte, ma tutto ciò che è passato rimane nel passato. Per me ogni partita ha la sua storia, questa cosa può contare ma secondo me pochissimo. Abbiamo la possibilità di continuare sulla nostra strada, pronti a tutto ciò che serve per fare una grande partita".
Il percorso che ha fatto l'Inter arrivando fino alla finale di Champions li ha resi più consapevoli?
"Sicuramente perché quando arrivi a una finale di Champions non è un caso, e questo da convinzione. In più hanno messo dentro tanta qualità. Da fuori si vede una squadra convinta di quello che fa e della sua idea di gioco. Noi dobbiamo concentrarci su di noi e affrontare come sempre la partita al massimo".
A che punto è il percorso di crescita di Fabbian?
"Può crescere tantissimo perché ha grande qualità fisiche, tecniche e ha il gol nel DNA. L'ho visto ultimamente un po' sotto tono, a causa di un piccolo fastidio fisico per il quale però lui non ha mai voluto fermarsi... e questo dice tanto del giocatore che è: lui vuole migliorare e questo lo aiuterà".
Nella sua idea Ferguson può giocare più arretrato, magari al fianco di Freuler?
"Si, lo ha già fatto in passato. E' un giocatore di alto livello che può ricoprire tanti ruoli".
Si aspettava che i subentranti facessero così bene da subito?
"Questa cosa non mi sorprende perché li vedo in allenamento: per l'atteggiamento che hanno ne ero sicuro. Sidney è entrato bene nel gruppo nonostante non l'abbia portato in ritiro, lo stesso Lyko non ha mai smesso di lavorare e ha sempre fatto bene quando ha giocato, e Oussama si è visto dal primo giorno che aveva voglia di giocare, di fare bene. Sono contentissimo sia per la squadra che per i giocatori che sono: io voglio che loro siano felici di poter aiutare la squadra".
Ha già deciso chi sarà il capitano?
"De Silvestri".
Avere la seconda miglior difesa in Italia è sinonimo, quasi sempre, di essere una grande squadra. Avete già superato il palcoscenico dello Stadium, San Siro può essere un altro bivio per capire il livello di questa squadra?
"La fase difensiva io la adoro perché è la dimostrazione di un gruppo determinato e concentrato, disponibili ad aiutarsi per difendere la nostra squadra. Ogni partita però fa storia a sé e gli episodi possono cambiare tutte le partite. Noi possiamo controllare il nostro essere, e dovremo andare in campo al massimo. Arriviamo in uno stadio bellissimo per giocare a calcio e come dico sempre ai ragazzi prima di entrare in campo, è un privilegio giocare partite così: dovremo lasciare tutto in campo, per noi e per la nostra gente".
Bonifazi sarebbe pronto per giocare dal 1'? Calafiori potrebbe essere spostato a sinistra o sta facendo così bene da centrale che non è il caso di spostarlo?
"Riccardo in questo momento è pronto a tutto. Sono sicuro che può fare bene in tutti i ruoli. Kevin deve continuare a lavorare e arriverà il suo momento".