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Bologna, Tacopina: 'Impegno decennale'. E lo stadio Dall'Ara...
Su Kobe Bryant: "Si sono dette molte cose. Se parliamo di partner potenziali possiamo nominarlo, ma al momento non c'è nulla di certo".
Sulla trattativa: "Non è stata facile, come sempre quando si parla di queste cose. Il momento più difficile è stato il 25 settembre quando qualcuno mi ha parlato di un 'caffè' e ciò ha complicato tante cose. Non abbiamo mai abbandonato l'idea di arrivare qui oggi e alla fine ce l'abbiamo fatta. La passione dei tifosi del Bologna, che ci hanno sommerso di messaggi via mail, ci ha dato ancora maggiore forza per andare avanti. Ai tifosi voglio dire: i vostri sogno sono i nostri sogni".
Sulla Roma: "L'esperienza in giallorosso è un capitolo chiuso, ma anche un modello da seguire. Vorremmo basarci su un modello di bussines sul modello degli sport americani per far durare a lungo il Bologna e fornire le basi per il futuro".
Sul futuro del Bologna: "Prima conquistiamo la Serie A e poi penseremo come arrivare al top. Ci impegniamo innanzitutto a raggiungere il primo obiettivo e poi passare allo step successivo. Vogliamo gettare le basi per dare un grande futuro al Bologna".
Su Gazzoni, possibile presidente onorario: "L'ho incontrato perché ritengo che sia un grande personaggio che ha riportato il Bologna dalla Serie C alla Serie A. E' una persona da cui posso imparare. Se venisse creata questa carica lui sarebbe la prima persona a cui penseremo".
Sul mancato acquisto nel 2008: "Vorrei guardare in avanti e non indietro. Nel 2008 non fu trovato un accordo, ma dissi che sarei tornato e ora sono qui".
Sugli abbonamenti: "Riapriremo la campagna degli abbonamenti nella prossima settimana. Vogliamo permettere ai tifosi di essere parte integrante di questa società e saremo sempre a loro disposizione".
Sulla possibile creazione di un museo del Bologna: "Stiamo pensando di aprirlo, anche se non sappiamo quando e dove. È fondamentale per noi avere un museo e una hall of fame per ridare orgoglio alla squadra e alla città. È una squadra che ha fatto tremare il mondo e si merita un museo".
Al fianco di Joe Tacopina era presente anche l'imprenditore canadese Joey Saputo, fra gli investitori del nuovo Bologna: "Grazie per la calorosa accoglienza. Non abbiamo parole per esprimere il nostro entusiasmo. Essere parte di questa squadra è un percorso lungo e apprezziamo gli sforzi delle persone che hanno permesso questo momento. Ringrazio Albano Guaraldi e i suoi soci per aver accettato la nostra offerta e permesso di acquistare la società. Vi promettiamo di tenervi informati in maniera trasparente e sincera perché vogliamo riportare il Bologna ai fasti passati, ma per fare questo servirà del tempo. Vogliamo portare stabilità e successo a Bologna e vogliamo salire in Serie A".
Su Roberto Mancini e la campagna acquisti: "Quando ci sono nuovi investitori ci sono sempre tanti pettegolezzi. È importante sottolineare che è troppo presto per parlare di queste cose e che abbiamo fiducia nell'attuale gruppo di giocatori e nell'attuale tecnico. Credo che la squadra stia facendo benissimo e la cosa più importante è appoggiare la squadra oggi. Se a gennaio ci sarà la possibilità di rinforzare e migliorare la squadra per centrare la promozione siamo pronti a farlo. Ma adesso è prematuro parlare di questo e vogliamo ringraziare i calciatori per quanto hanno fatto in un clima di incertezza come quello degli ultimi mesi".
Sul nuovo assetto societario: "Non è fondamentale sapere chi è che mette più denari e chi meno, ma sapere che siamo uniti e coesi. È questa la cosa fondamentale per avere il successo che vogliamo. Stiamo cercando altri partner strategici per far crescere la società".
Sui prossimi progetti: "E' molto importante analizzare la situazione. Abbiamo un progetto con tanti desideri da realizzare. La prima cosa è tornare in Serie A, poi una volta arrivati in massima serie abbiamo tanti piani per il futuro con l'obiettivo di far tornare il Bologna ai fasti del passato. Ci vorrà tempo, ma siamo pronti. Chiediamo solo un po' di tempo per stabilirci qui e iniziare a progettare".
Su Marco Di Vaio: "Mi ha parlato benissimo di Bologna e della passione di questa piazza e mi ha spinto a venire qui. Fino a fine di dicembre ha il contratto con un'altra squadra, ma spero di averlo in questo club in futuro".
Sullo stadio: "Lo stadio fa parte del nostro bussines plan e abbiamo già parlato di come poter rinnovare questo bello stadio e accogliere meglio tifosi e appassionati di calcio. Non abbiamo mai parlato di costruirne uno nuovo, ma pensiamo di ristrutturare quello esistente".
Sul Montreal Impact "Non ho lasciato il club. Abbiamo vinto il campionato canadese, siamo arrivati nei quarti di Champions League, ma abbiamo mancato i play off in MLS. Il prossimo anno ci rifaremo, voglio tranquillizzare i tifosi canadesi".