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    Bologna su Desplanches: 'Mollato dal Milan, rinato in C e ora sogno la Champions'

    Bologna su Desplanches: 'Mollato dal Milan, rinato in C e ora sogno la Champions'

    Aumenta la file per Sebastiano Desplanches. Il portiere italiano del Vicenza (classe 2003 ex Milan cercato sul mercato da Bologna, Bari, Betis, Monza, Palermo e Ternana) ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Ho cominciato a Novara in una scuola calcio legata all’Inter. E sono diventato nerazzurro seguendo mio fratello Leonardo. Poi, nel 2015 lui ha lasciato e io sono stato scelto dal Milan, chiamato da Filippo Galli e Bianchessi. Sono cresciuto sotto la guida di Magni con Plizzari e Soncin: una bella scuola". 

    "Il Milan aveva deciso di chiudere la mia esperienza in rossonero dopo sette anni, e mi ha ceduto al Vicenza a titolo definitivo. Io che potevo fare? Mi sono rimboccato le maniche. I dirigenti rossoneri hanno comunicato al mio agente che la casella delle cessioni in prestito era piena e potevano solo vendermi a titolo definitivo. Io ho passato gli ultimi due anni con la prima squadra tra convocazioni anche nell’anno dello scudetto, oltre a due in Champions. Con Pioli sempre molto gentile con me". 

    "Sono andato a Vicenza, ho giocato 3 partite in Coppa Italia, poi ho capito che non avevo spazi. A gennaio mi ha preso in prestito il Trento sempre in Serie C e sono rinato: 10 partite, 8 gol subiti, un clean sheet e un rigore parato a Lecco. Una bella boccata d’ossigeno, insieme agli impegni con la maglia azzurra. Poi è arrivato la bellissima rincorsa in Argentina, un’esperienza unica. Casadei ha rubato gli occhi con i suoi gol, un grande. Ma tutti hanno fatto la loro parte. Mi è spiaciuto abbia dovuto rinunciare il mio amico Nasti, ha preferito fermarsi a Cosenza per centrare la salvezza". 

    "Il Milan ha il 40% sulla rivendita. Non si sa mai. Io, però, ho il sogno di giocare in Champions un giorno. Mi sono sentito abbandonato? Il portiere ha bisogno di tempo per maturare: evidentemente avevano priorità in altri ruoli. Per fortuna, però, ho trovato la mia strada. Da ragazzo sono sempre stato affascinato da Gigi Buffon e mi è sempre piaciuto molto Julio Cesar. Ora sono tanti gli interpreti ad altissimo livello in campo internazionale, ma i portieri italiani sono sempre al top. Mi piace Carnesecchi, è stato bravo a ritagliarsi un posto da titolare. Anch’io punto a farmi apprezzare nei campionati che contano". 

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