Bologna, Skorupski: 'Szczesny? È un rivale. Voglio batterlo e sogno di giocare in Qatar'
FIDUCIA - "Perché meritiamo e valiamo assolutamente di più di ciò che abbiamo oggi. Oggi che abbiamo un nuovo tecnico, Motta, posso dire che gli alti e bassi creatisi nei giorni in cui Mihajlovic non c’era ci hanno influenzato. Nessuno l’ha detto ma stare senza l’allenatore a lungo non è sempre facile. Pesa".
MIHAJLOVIC - "cosa ha lasciato? Con lui siamo tutti fratelli. Tutti noi che abbiamo vissuto il suo difficile percorso, sentiamo il rapporto che c’è stato e sempre ci sarà. Abbiamo sofferto con lui, da lontano e da vicino. Sono stati anni diversi da tutto, da sempre. Una cosa mi è dispiaciuta: non ci siamo salutati, spero possa capitare presto".
CON THIAGO MOTTA - "Dico solo che stiamo lavorando forte, più di prima: mi piace. Questa squadra è piena di talento ma senza lavoro col talento ci fai poco. Magari la Juve può lavorare un po’ meno perché può affidarsi a giocatori di altissima qualità, anche se non credo lo faccia; ma noi no, quando le cose non vanno bisogna lavorare il doppio".
A BOLOGNA - "Il periodo calcistico più importante della mia carriera. E qui credo di essere migliorato in tante cose, in porta, nelle uscite, come persona, in questo ambiente mi trovo bene con tutti".
CON I PIEDI - "Migliorato? Direi di sì, poi se mi chiede se mi piace la costruzione dal basso le dico che piacevole o no io faccio quel che dice l’allenatore. Non sono un fenomeno, ho difetti perché sennò sarei Ter Stegen e al Barcellona, ma per me è sempre parare la cosa più importante».
CRITICHE - "Mi hanno ferito zero. A me interessa il giudizio del tecnico. Se dovessi stare dietro a tutte le critiche dei social, beh, uscirei di testa. Il problema è che fai 3 partite alla grande e basta una ca… per essere definito scarso. Solita storia...".
GOL PRESI - "Non siamo gli stessi dopo i gol fatti, come se avessimo paura di ripetere ciò che di buono ci ha portati a segnare. Bisogna difendere come leoni e diventare amici noi e i ragazzi nuovi: perché per gli amici si mette la testa dove gli altri mettono il piede. Parlo di Medel? Lui ha mentalità".
LA JUVE - "Che è sempre la Juve anche se non vive un momento magico. Ha difetti e noi cercheremo di sfruttarli e di vincere: se giochi a calcio e non cerchi di vincere allora vai a fare altro".
SPOGLIATOIO - "Non si parla mai italiano? L’anno scorso lo parlavamo; quest’anno, si parla prima olandese, tedesco, inglese e poi italiano".
SOGNO - "Giocare almeno una gara, una, al Mondiale in Qatar. E’ il sogno da bambino. Sono dodici anni che faccio il secondo. E rosico…".