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Bologna, Sartori: 'Sapevo che non tutti i soldi delle cessioni sarebbero stati reinvestiti'
IL CAMBIO ALLENATORE - "Diciamo che il tifoso preoccupato non ha tutti i torti. Se il tifoso guarda la classifica c'è da preoccuparsi. Quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti, per la società e per l'allenatore. Si spera sempre di non arrivare a questa scelte ma è stata una decisione soffertissima. Questo è il passato, ora il presente è Thiago Motta, è arrivato con 6 giorni per lavorare per la partita contro l'Empoli che purtroppo non è andata bene e secondo me siamo stati sfortunati, con il palo e la traversa. Poi con la pausa abbiamo lavorato in maniera relativa, con tutti i nazionali fuori a Thiago Motta questa situazione non è stata molto d'aiuto, è bello avere i nazionali ma in questo caso è stato penalizzante. Bisogna mettere in preventivo un po' di tempo ma la speranza è che questo tempo sia meno di quello che normalmente ci vuole. È normale che ci siano delle riflessioni da fare in questa situazione se ci siamo ci saranno sicuramente dei motivi. Siamo dirigenti, dobbiamo individuare i problemi e risolverli. Se guardiamo i numeri.. sono andato a vedere Verona-Udinese. L'anno scorso l'Udinese ha fatto un punto in più del Bologna dell'anno scorso, il valore tecnico, lo dicono i numeri, era più o meno lo stesso. Ora la differenza invece quest'anno è di 13 punti, non riesco a capire il perché. Ci sono stati mesi e mesi di studio ma non riesco a capire. L'Udinese è in alta classifica e per me arriverà fino in fondo, ma non riesco a capire come mai noi abbiamo solamente 6 punti. Dobbiamo però darci delle risposte e risolvere i problemi velocemente. l'allenatore ha il compito di trasformare una squadra che adesso è completamente diversa, che deve tornare ai propri livelli. La proiezione adesso è di 28 punti e non è l'obiettivo del Bologna. Abbiamo perso Theate, Svanberg e Hickey, sappiamo il perché. La squadra per me è stata completata adeguatamente per la Serie A, ma i risultati ad oggi dicono che non va bene. Siamo fiduciosi Thiago sta lavorando molto bene, lavora 12 ore al giorno, sabato abbiamo la possibilità di mostrare il nostro lavoro. Non è una partita decisiva ma importantissima. Dopo questa gara ne mancheranno 29, senza fare degli allarmismi ma con grande attenzione dobbiamo cercare di ribaltare questa situazione. Dobbiamo essere sinceri e affrontare i problemi con coscienza. Ad oggi quello che abbiamo fatto non è bastato. Tutti dobbiamo fare meglio, nessuno qua dentro è contento, le aspettative erano diverse però oggi la realtà è un'altra. La realtà dice che abbiamo sei punti".
MERCATO DI 'RIENTRO' - "Quando sono venuto sapevo perfettamente che sarebbe stato un anno in cui si doveva vendere e che parte di questo non sarebbe stato reinvestito. Io sono convinto che alla lunga il mercato possa dare dei miglioramenti in positivo. Avremo voluto tutti avere i giocatori prima, gli allenatori sono più felici quando si costruiscono le squadre in tempi brevissimi, ma per tantissimi motivi che non dipendono dal Bologna il mercato è arrivato lungo. Non decidiamo noi i tempi, per Lykogiannis che era a scadenza è stato più facile, per altri è stato molto più difficile come per Lucumi ci sono voluti due mesi".
SI ASPETTAVA DI PIU' DAI GIOCATORI? - "Se siamo in questa posizione è perché abbiamo sbagliato, in ogni nostro componente. Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato e correggere tutti i nostri comportamenti".