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    Bologna, Sartori: 'Sapevo che non tutti i soldi delle cessioni sarebbero stati reinvestiti'

    Bologna, Sartori: 'Sapevo che non tutti i soldi delle cessioni sarebbero stati reinvestiti'

    Giovanni Sartori, direttore generale del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa per la presentazione di Joshua Zirkzee: "Abbiamo aspettato un po' in vista degli impegni con la nazionale di Joshua. È considerato un "enfant prodige", poiché ha debuttato con il Bayern di Monaco molto presto, segnando diversi gol. Dopo quell'inizio di carriera ha vissuto un anno travagliato con il Parma, in quella situazione nei suoi sei mesi a causa di un infortunio non ha vissuto una stagione felice. È riuscito a riprendersi con una grandissima stagione all'Anderlecht segnando 16 gol in campionato e 2 in coppa. È un nazionale olandese Under 21 con Kasius. Puntiamo molto su Joshua, pensiamo possa essere uno dei prospetti del calcio internazionale. Può giocare sia con che al posto di Arnautovic, ha grandi caratteristiche tecnico tattiche. Puntiamo molto su di lui".

    IL CAMBIO ALLENATORE - "Diciamo che il tifoso preoccupato non ha tutti i torti. Se il tifoso guarda la classifica c'è da preoccuparsi. Quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti, per la società e per l'allenatore. Si spera sempre di non arrivare a questa scelte ma è stata una decisione soffertissima. Questo è il passato, ora il presente è Thiago Motta, è arrivato con 6 giorni per lavorare per la partita contro l'Empoli che purtroppo non è andata bene e secondo me siamo stati sfortunati, con il palo e la traversa. Poi con la pausa abbiamo lavorato in maniera relativa, con tutti i nazionali fuori a Thiago Motta questa situazione non è stata molto d'aiuto, è bello avere i nazionali ma in questo caso è stato penalizzante. Bisogna mettere in preventivo un po' di tempo ma la speranza è che questo tempo sia meno di quello che normalmente ci vuole. È normale che ci siano delle riflessioni da fare in questa situazione se ci siamo ci saranno sicuramente dei motivi. Siamo dirigenti, dobbiamo individuare i problemi e risolverli. Se guardiamo i numeri.. sono andato a vedere Verona-Udinese. L'anno scorso l'Udinese ha fatto un punto in più del Bologna dell'anno scorso, il valore tecnico, lo dicono i numeri, era più o meno lo stesso. Ora la differenza invece quest'anno è di 13 punti, non riesco a capire il perché. Ci sono stati mesi e mesi di studio ma non riesco a capire. L'Udinese è in alta classifica e per me arriverà fino in fondo, ma non riesco a capire come mai noi abbiamo solamente 6 punti. Dobbiamo però darci delle risposte e risolvere i problemi velocemente. l'allenatore ha il compito di trasformare una squadra che adesso è completamente diversa, che deve tornare ai propri livelli. La proiezione adesso è di 28 punti e non è l'obiettivo del Bologna. Abbiamo perso Theate, Svanberg e Hickey, sappiamo il perché. La squadra per me è stata completata adeguatamente per la Serie A, ma i risultati ad oggi dicono che non va bene. Siamo fiduciosi Thiago sta lavorando molto bene, lavora 12 ore al giorno, sabato abbiamo la possibilità di mostrare il nostro lavoro. Non è una partita decisiva ma importantissima. Dopo questa gara ne mancheranno 29, senza fare degli allarmismi ma con grande attenzione dobbiamo cercare di ribaltare questa situazione. Dobbiamo essere sinceri e affrontare i problemi con coscienza. Ad oggi quello che abbiamo fatto non è bastato. Tutti dobbiamo fare meglio, nessuno qua dentro è contento, le aspettative erano diverse però oggi la realtà è un'altra. La realtà dice che abbiamo sei punti".

    MERCATO DI 'RIENTRO' - "Quando sono venuto sapevo perfettamente che sarebbe stato un anno in cui si doveva vendere e che parte di questo non sarebbe stato reinvestito. Io sono convinto che alla lunga il mercato possa dare dei miglioramenti in positivo. Avremo voluto tutti avere i giocatori prima, gli allenatori sono più felici quando si costruiscono le squadre in tempi brevissimi, ma per tantissimi motivi che non dipendono dal Bologna il mercato è arrivato lungo. Non decidiamo noi i tempi, per Lykogiannis che era a scadenza è stato più facile, per altri è stato molto più difficile come per Lucumi ci sono voluti due mesi".

    SI ASPETTAVA DI PIU' DAI GIOCATORI? - "Se siamo in questa posizione è perché abbiamo sbagliato, in ogni nostro componente. Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato e correggere tutti i nostri comportamenti".

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