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Bologna, riecco Ferguson: "Thiago Motta ogni tanto mi scrive. Potevo partire, ma adesso non ci penso"
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“Non c’è un giorno specifico", ha detto al Corriere di Bologna, "ma tutto sta procedendo bene e credo che da fine mese potrò cominciare ad allenarmi in gruppo, diciamo 2-3 settimane per iniziare ad andare in panchina. Servirà tempo per raggiungere il livello della passata stagione, sia fisico sia tecnico. Un match in particolare? Non mi interessa, voglio solo tornare in campo. Certo la Champions League è qualcosa che attendo con emozione. Per l’Aston Villa non ce la faccio, chissà se per il Monaco il 5 novembre..."
MERCATO - “Occasione persa con l’infortunio? Non lo so. Ricevere un’offerta era una possibilità. La passata stagione ho giocato bene, ma il calcio è folle, le cose cambiano in fretta. Oggi non ci penso più. Dopo l’infortunio tutte le mie energie le ho impiegate per recuperare il prima possibile. Poteva succedermi di partire e andare altrove, adesso sono qui e sono felice. Non guardo a quel che poteva essere e non è stato”.
ZIRKZEE E CALAFIORI - “È normale che i grandi club ti notino se giochi bene, così è accaduto a loro. Le partenze di Zirkzee e Calafiori non mi hanno sorpreso: hanno fatto una stagione fantastica. Sono felice per entrambi, giocare in Premier resta il mio sogno, non so quando ma voglio arrivarci. In Scozia sono sempre stato tifoso dei Rangers, in Inghilterra ho sempre seguito il Chelsea: ci giocava Frank Lampard, era un idolo”.
THIAGO MOTTA - “Mi scrive ogni tanto per chiedermi come sta andando il recupero. Subito dopo l’infortunio mi chiamò, dopo la diagnosi anche. Mi disse: “So che farai il possibile per tornare forte, sii paziente e focalizzati sul recupero”. Un grande allenatore, mi ha dato l’opportunità di crescere qui per due stagioni, amavo giocare per lui. Abbiamo fatto un calcio fantastico, mi ha insegnato tanto e migliorato in tutto”.
CASTRO E ORSOLINI - “Nel calcio è normale vivere momenti di alti e bassi, non conta l’età. Non puoi andare sempre al massimo e giocare costantemente a un livello forsennato. Castro ha iniziato la stagione benissimo, l’avevo visto lo scorso campionato allenarsi con noi, si notavano già le sue potenzialità. Orsolini è uno che ha sempre segnato. La vita di un attaccante è decisa dal gol, quando non lo fai diventa un problema: è così per tutte le punte. Lui è uno che reti e assist li fiuta, li sente: è un ragazzo con una forte mentalità, supererà il periodo difficile”.
OBIETTIVO - “Niente è impossibile. Abbiamo qualità, una squadra forte. Con questo non sto dicendo che raggiungeremo gli stessi traguardi dello scorso anno, il livello era davvero molto alto. Il reale obiettivo è fare una strong season, finire quindi tra le prime otto in classifica. La Coppa Italia ci piacerebbe vincerla. Certo è difficile, devi battere buoni team, ma anche qui: Nothing is impossible. In Champions League abbiamo avuto un inizio difficile, possiamo però andare a prendere punti su ogni campo: l’obiettivo è raggiungere i playoff e, perché no, anche lottare per lo step successivo. Perché questo accada però dobbiamo fare risultato nelle prossime partite”.