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    Bologna, le pagelle di CM: Skov Olsen predica nel deserto, che danni Danilo e Schouten!

    Bologna, le pagelle di CM: Skov Olsen predica nel deserto, che danni Danilo e Schouten!

    • Marina Belotti, inviata al Gewiss Stadium
    Atalanta-Bologna 5-0
     
    Skorupski 4,5: i tiri dei colombiani son fin troppo telefonati, niente a che vedere con la cannonata di Malinovskyi e la magia che Muriel tira fuori d’improvviso dal cilindro. Danilo gli fa un brutto scherzo, si ritrova Muriel dagli 11 metri e si immobilizza. Ne prende una valanga, lascia scoperto il suo palo e arriva anche la manita.
     
    De Silvestri 5: tenta un agguato a Gollini all’8’ p.t. ma si coordina male. Manda all’angolo la sfera di Hateboer, ma dai corner arrivano le occasioni da gol della Dea. Non arriva sulla sfera messa al centro da Barrow, il mister lo toglie.
     
    (Dall’11’ s.t. Vignato 5: entra e subito la Dea prende non uno, non due, ma tre gol, e rischia pure il quarto quando Ilicic gli scappa via).
     
    Soumaoro 5: perde l’attimo su Malinovskyi che sguscia via, anche Zapata lo beffa con finte e controfinte continue. Muriel si libera di lui per involarsi in area, rischia nello scontro in area con Zapata.
     
    Danilo 4,5: completamente disorientato dalle mosse di Muriel che lo scavalca per la porta, fatica anche quando deve vedersela con Freuler in profondità. La sfera pericolosa di Zapata la smorza regalando angolo, ma è incredibile l’errore sul corner di Muriel: trattiene e atterra Romero da principiante regalando il doppio vantaggio. Malissimo, anche Freuler lo beffa dribblandolo per il tris. Unica nota positiva: il salvataggio sotto porta che evita il 6-0.
     
    Antov 5,5: ingabbia Muriel, il più reattivo contro il tridente bergamasco, ma si fa sorprendere dalla magia del colombiano e del russo poi.
     
    Schouten 4: anticipa con grande intelligenza le mosse del più in forma dei nerazzurri Malinovskyi, rilancia le sfere in avanti per far ripartire la squadra. Davvero brutto e inutile il fallo su Romero, un piede a martello in pineo ginocchio che poteva interrompere la gara dell’argentino e invece interrompe la sua, nelle docce in anticipo lascia i suoi in 10 e arriva lo schiaffo a cinque dita.
     
    Svanberg 5: con Schouten potenzia il feeling sulla mediana e serve a Skov Olsen alcune caramelle, ma al 13’ s.t. si perde completamente la palla e lo svizzero Freuler che ne approfitta per fare tris.
     
    (Dal 19’ s.t. Mbaye 5,5: tenta di fare amicizia più dei suoi con l’area piccola ma l’intesa non nasce, si fa vedere in coppia con Barrow ma serve ben altro per impensierire Gollini).
     
    Skov Olsen 6,5: supera tutta la difesa orobica, Djimsiti compreso, e solo Gollini gli impedisce di esultare sotto la Nord col suo letale mancino. Il più pericoloso palla al piede, al 12’ p.t mette ancora a dura prova Gollini. Solo Romero stempera le sue finte in area, ma predica al deserto.
     
    (Dal 27’ s.t. Orsolini 6: ormai la gara ha preso una brutta piega, non la ribalta anche se sfiora il gol).
     
    Soriano 5,5: si infiltra bene nell’area piccola nemica, impensierisce la difesa di casa. Commette qualche fallo di troppo e regala punizioni pericolose. Rischia il giallo e la squalifica, Mihajlovic è previdente e lo toglie.
     
    (Dall’11’ s.t. Baldursson 5,5: non incide come dovrebbe e si aspetterebbe la piazza bolognese).
     
    Barrow 5: osservato numero 1 l’ex nerazzurro, quando la Dea perde palla la recupera per il collega Palacio, ma fa poco, i suoi cross al centro sono tiri in porta mal calibrati. Il tanto temuto gol dell’ex non lo sfiora nemmeno. Prova a duettare con Mbaye ma è scarico e il tecnico lo leva.
     
    (Dal 27’ s.t. Poli 5,5: fa poco niente, si allena).
     
    Palacio 6: suo il primo tiro in porta del match, dà filo da torcere a Romero in più occasioni, scappa alla copertura di Hateboer. Il più propositivo in avanti.
     
    All. Mihajlovic 5: pace fatta con Gasp con un bel saluto, sul campo però tira le orecchie ai suoi che si fanno scappare i colombiani e non supportano a dovere Skov Olsens. Barrow lo delude, così come Danilo e Schouten, ma i suoi cambi arrivano quando è già ormai troppo tardi. Il conto è più salato che dal dentista, non c’è dubbio.

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