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Bologna, le pagelle di CM: Orsolini decisivo, molto bene Santander
Bologna-Udinese: 2-1
Skorupski 6: non può molto sul gol, l’Udinese del primo tempo si rende pericolosa in diverse occasioni ma lui si fa trovare pronto.
De Maio 5.5: in difesa si soffre e questa non è la sua giornata. Spesso imprudente, appare troppo in difficoltà anche nei passaggi più semplici.
Danilo 6: sbaglia qualche lancio di troppo ma regge fino al novantesimo guidando i compagni. Spirito di sacrificio sempre presente, la cattiveria agonistica non manca.
Calabresi 6: fa quello che chiede l’allenatore, difende senza troppe sbavature. Giovane ma sa già quello che vuole, tanto da meritarsi il posto da titolare.
Mattiello 6.5: a differenza del compagno sull’altro out, prova a contrastare gli avversari come può. Lavora duro per la squadra, tanto da arrivare all’assist per il gol.
Svanberg 6.5: buona prova da parte del giovane classe ’99, l’atteggiamento è quello giusto. Si procura un rigore, non concesso dall’arbitro, ed è autore del passaggio che porta al pareggio.
(dal 35 s.t. Orsolini 7: entra e segna il gol vittoria, non può fare meglio di così).
Nagy 6: impiegato in cabina di regia, cerca spesso i compagni davanti e funge da collante tra i reparti. Preciso, attento e partecipe alle azioni.
Dzemaili 6: in ripresa rispetto alle ultime partite, corre molto avanti e indietro. Peccato per un’occasione mancata nel secondo tempo.
Krejci 5: sulla fascia soffre particolarmente le incursioni avversarie, lasciando liberi ampi spazi di campo. Colpevole sul gol, sicuramente l’adattamento di ruolo non lo aiuta.
(dal 17’ s.t. Dijks 6: subentra al posto di Krejci, dà sicuramente una mano).
Falcinelli 6: non è mai davvero incisivo ma oggi fa un lavoro sporco per la squadra che si nota eccome. Sicuramente meglio dell’ultima uscita.
(dal 30’ s.t. Okwonkwo 6: entra per dare brio alla manovra offensiva, riuscendoci).
Santander 7: prima un’occasione sbagliata davanti alla porta, poi un gol che vale il prezzo del biglietto. L’importante è rifarsi e lui ci riesce alla grande.
All. Inzaghi 6.5: la sua squadra vince sul finale lottando su ogni pallone, a dimostrazione che volere è potere.
Skorupski 6: non può molto sul gol, l’Udinese del primo tempo si rende pericolosa in diverse occasioni ma lui si fa trovare pronto.
De Maio 5.5: in difesa si soffre e questa non è la sua giornata. Spesso imprudente, appare troppo in difficoltà anche nei passaggi più semplici.
Danilo 6: sbaglia qualche lancio di troppo ma regge fino al novantesimo guidando i compagni. Spirito di sacrificio sempre presente, la cattiveria agonistica non manca.
Calabresi 6: fa quello che chiede l’allenatore, difende senza troppe sbavature. Giovane ma sa già quello che vuole, tanto da meritarsi il posto da titolare.
Mattiello 6.5: a differenza del compagno sull’altro out, prova a contrastare gli avversari come può. Lavora duro per la squadra, tanto da arrivare all’assist per il gol.
Svanberg 6.5: buona prova da parte del giovane classe ’99, l’atteggiamento è quello giusto. Si procura un rigore, non concesso dall’arbitro, ed è autore del passaggio che porta al pareggio.
(dal 35 s.t. Orsolini 7: entra e segna il gol vittoria, non può fare meglio di così).
Nagy 6: impiegato in cabina di regia, cerca spesso i compagni davanti e funge da collante tra i reparti. Preciso, attento e partecipe alle azioni.
Dzemaili 6: in ripresa rispetto alle ultime partite, corre molto avanti e indietro. Peccato per un’occasione mancata nel secondo tempo.
Krejci 5: sulla fascia soffre particolarmente le incursioni avversarie, lasciando liberi ampi spazi di campo. Colpevole sul gol, sicuramente l’adattamento di ruolo non lo aiuta.
(dal 17’ s.t. Dijks 6: subentra al posto di Krejci, dà sicuramente una mano).
Falcinelli 6: non è mai davvero incisivo ma oggi fa un lavoro sporco per la squadra che si nota eccome. Sicuramente meglio dell’ultima uscita.
(dal 30’ s.t. Okwonkwo 6: entra per dare brio alla manovra offensiva, riuscendoci).
Santander 7: prima un’occasione sbagliata davanti alla porta, poi un gol che vale il prezzo del biglietto. L’importante è rifarsi e lui ci riesce alla grande.
All. Inzaghi 6.5: la sua squadra vince sul finale lottando su ogni pallone, a dimostrazione che volere è potere.