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Bologna, le pagelle di CM: Oikonomou colpevole, brillante Verdi
Da Costa 7: santificazione necessaria, quando ferma Immobile ad un metro dalla porta nella prima frazione, frusta sopra la traversa il colpo volante di Milinkovic, salva pure sul suo compagno di squadra Pulgar. Non può nulla sul rigore, Immobile lo spiazza.
Mbaye 5: mal di testa ogni volta che viene puntato, spesso, spessissimo da Keita e da Felipe Anderson. Poi alla lunga prende le misure, e tanto basta per non rischiare troppo, e riprendersi un poco dai giramenti.
Helander 6,5: porta in vantaggio il Bologna sfruttando un calcio piazzato, quasi da attaccante d’area. La sua partita è attenta, il gol non lo riguarda, non è sua la mostruosa disattenzione che porta al rigore di Wallace. Uno dei migliori dei suoi.
(dall'83' Oikonomou 5: fa il suo con attenzione finché, negli ultimi secondi di gioco, non spazza via un pallone francamente troppo vicino a Da Costa. Sul rigore si può discutere, sulla sua lentezza nel rinviare no).
Maietta 6: soffre Immobile ed il suo moto perpetuo, ma limita i danni provando a mandarlo spesso in fuorigioco. Alla lunga riesce, insieme ai suoi compagni, a limitare i danni, fino a portare a casa i tre punti nei tempi regolamentari. Anche lui maledice i minuti di recupero.
Masina 5: quando Keita si sposta dalla sua parte riesce a frenarne i bollenti ardori. La sua partita è attenta, ma è complice di Oikonmou nella mancata spazzata che costa i tre punti al Bologna.
Donsah 6: mobilità e sacrificio sono le sue armi principali, a dispetto della sua giovane età sembra un veterano. Giocatore di livello, Donadoni lo affianca al neo-acquisto Nagy, e regge con efficacia il centrocampo.
(dal 67' Pulgar 5,5: rischia di buttare dentro la propria porta il pallone più pericoloso per la Lazio nella ripresa, ma Da Costa lo grazia. Per il resto entra nel momento in cui la Lazio va in forcing, e non riesce a regalare molto alla sua squadra).
Nagy 6,5: il fosforo del centrocampo del Bologna. Spesso Immobile prova a schermarlo, ma nella prima frazione di gioco è preciso e molto mobile. Nella ripresa cala alla lunga, colpa anche di una squadra che soffre un po' di sindrome da provinciale, e si abbassa vertiginosamente.
Taider 6,5: spesso si abbassa per spartire con Nagy i compiti di impostazione. Corsa, tenacia, quando serve anche qualche colpo proibito: la Lazio si sbatte e prova a creare, lui e Donsah fanno diga.
Verdi 6,5: non è rapidissimo, ma ha tecnica da vendere e ne fa uso abbondante. Conduzione di pallone eccellente, difficile togliergli la sfera. Il più pericoloso del tridente offensivo scelto da Donadoni, l’unico che rimane in campo.
Floccari 6,5: al centro dell’attacco, gioca di sponda spesso con Verdi, si muove e offre un costante punto di riferimento. Niente gol dell'ex, ma la sua prestazione è comunque buona, Donadoni può essere soddisfatto. Sfinito, Sadiq lo rimpiazza male.
(dal 54' Sadiq 5: in tribuna il suo eccessivo immobilismo fa gridare di rabbia i cronisti di Bologna. Il trend del match dovrebbe esaltarlo, ma Patric lo ferma spesso sulle possibili ripartenze. Si becca un giallo sciocco, buttando il pallone lontano. Nella sua prima all'Olimpico contro la Lazio, un piccolo derby, non brilla).
Di Francesco 6: prende un giallo per una simulazione sulla trequarti francamente evitabile. La sua partita non è particolarmente incisiva, anche perché il Bologna per la maggior parte della partita è costretto a difendersi.
All. Donadoni 6: il suo Bologna ha il piglio della grande squadra per 15' nel primo tempo, tambureggiante e veloce nel fraseggio, rapido nelle incursioni. Poi si abbassa troppo, rischia troppo, vittima forse di eccessivo provincialismo. Sul rigore si potrà discutere, sul rinvio mancato dei suoi difensori Donadoni stanotte non dormirà.