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Bologna-Juve, le pagelle di CM: Dybala meraviglia, Danilo è una sciagura
BOLOGNA
Skorupski 6: è vero che i gol subiti sono due ma in entrambe le occasioni non può far molto. Per il resto si fa trovare pronto.
Tomiyasu 6: probabilmente il migliore dietro, sulla fascia corre e si dimena dando un grosso contributo ai compagni. Buona prova.
Danilo 5.5: qualche imprecisione di troppo, oggi gli manca la sicurezza che un giocatore esperto come lui dovrebbe sempre mostrare.
Denswil 5: è sua l’ingenuità che regala alla Juventus il rigore realizzato da Ronaldo, perde il contatto con De Ligt e si aggrappa alla maglia dell’avversario dopo solo venti minuti di gioco.
Dijks 5.5: gioca molto alto, quasi in linea con i compagni del reparto avanzato. Il ritorno sul campo dopo mesi non è comunque dei migliori, appare troppo spesso bloccato.
Medel 6: regge come può l’urto del centrocampo bianconero ma non può fare tutto da solo, la coppia con Svanberg funziona poco (dal 36’ s.t. Poli: s.v.)
Svanberg 5.5: prova qualche tiro ma senza centrare la porta, fatica a difendere ma anche ad impostare (dal 12’ s.t. Palacio 6: tocca pochi palloni ma dà comunque nuova linfa all’attacco rossoblù).
Orsolini 5.5: non pervenuto per larghi tratti di gara, il Bologna costruisce poco e lui non si fa notare se non per qualche dribbling mancato (dal 36’ s.t. Juwara: s.v.).
Soriano 5.5: non incide come dovrebbe, in attacco fanno tutta fatica e infatti ciò che manca di più è la sua imprevedibilità. Peccato (dal 30’ s.t. Dominguez 6: senza infamia e senza lode, fa quello che gli chiede l’allenatore).
Sansone 5.5: molte giocate sbagliate, poche idee e poca concretezza. Fumoso dall’inizio al termine del match (dal 36’ s.t. Cangiano: s.v.)
Barrow 6: la determinazione non gli manca, è l’unico del reparto avanzato a crederci. Il gol non arriva ma rispetto agli altri mostra qualcosa.
All. Mihajlovic 5.5: il Bologna fatica fisicamente ma al di là di questo mostra evidenti limiti, soprattutto in difesa. Tornare a giocare dopo un lungo stop non è facile ma la condizione va ritrovata in fretta.
JUVENTUS
Szczesny 5,5: con i piedi si sente sempre più sicuro, così si permette anche qualche rischio di troppo che potrebbe costare caro.
Cuadrado 6,5: resta terzino, l'emergenza bloccherà anche eventuali ritorni nel tridente. Con la palla sa sempre cosa fare, i piedi restano quelli dell'ala destra
De Ligt 7: partenza col brivido guardando al disimpegno che per poco beffava Szczesny, ma è solo un attimo perché poi torna a dominare. Si guadagna pure il rigore del vantaggio. E sembra sempre più forte.
Bonucci 6,5: quasi non si nota, significa che le cose vanno bene. Quando Orsolini lo punta, lui vince sempre il duello.
De Sciglio 6: zero minuti in due partite ma il vice Alex Sandro resta lui. Entra con personalità, ma dura un'oretta prima di infortunarsi. Di nuovo. (25' s.t. Danilo 4: entra sulla sinistra, dovrà abituarsi. Rischia grosso col fallo su Juwara, ma Rocchi lo grazia. Poi però riesce a farsi espellere lo stesso. E dire che l'esperienza dovrebbe essere il suo pezzo forte)
Bentancur 6,5: elegante e cattivo il giusto, a 23 anni anni ormai è un centrocampista top, la Juve se l'è costruito in casa
Pjanic 6: non verticalizza mai, però gioca una partita seria come direbbe Allegri. E sembra già molto (25' s.t. Ramsey 6: prove di rientro).
Rabiot 6: i ritmi bassi lo aiutano parecchio, non incide ma nemmeno danneggia (25' s.t. Matuidi 6: uno spezzone per blindare il risultato).
Bernardeschi 7: ha voglia, è pimpante, poi però finisce spesso per terra. Il punto di ripartenza della sua stagione è quel colpo di tacco che smarca Dybala per il raddoppio. Nella ripresa cresce ancora, solo il palo gli nega un gran gol.
Dybala 7,5: il migliore della Juve, anche prima della meravigliosa rete dello 0-2. E pensare che i dubbi maggiori erano legati alle sue condizioni dopo un mese e mezzo di Covid. Ora il rinnovo (34' s.t. Douglas Costa s.v.).
Ronaldo 6,5: dal dischetto scaccia i fantasmi, al di là di quello lancia segnali di crescita.
All. Sarri 6: cambia volto alla Juve, avviando quel turnover che in Coppa Italia non ha voluto applicare nemmeno a partita in corsa. Bernardeschi e De Sciglio lo premiano, Rabiot di meno. Ma tanto la differenza è tutta in Dybala e Ronaldo, da loro dipenderanno scudetto e Champions. Ormai anche Sarri si è dovuto rassegnare, per così dire.