Bologna-Inter, Cruz: 'Guidolin via dopo il mio sì a Moratti'
Il doppio ex di Bologna-Inter, l'argentino Julio Cruz ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Un giorno mi chiama Jorge, il mio procuratore, Cyterszpiler, quello che aveva seguito anche Maradona. 'Ti vuole Cuper all'Inter'. Mi spiegarono che avrebbero dato via Crespo e che Moratti per Hector cercava un 9. Reazione? Ci ho pensato un pochino, non dico falsità. Da una parte stavo da dio a Bologna ma dall'altra volevo crescere. Da una parte l'Inter non vinceva da anni; dall’altra volevo provare la scommessa di andare a vincere dopo stagioni di niente. La differenza la fece proprio Cuper. Che venne mandato via. Francesco Guidolin? Venne da me in privato e disse: 'So che vai all'Inter: se vai via tu, vado via anch'io'. Gli spiegai la mia gioia per una grande squadra ma anche il dispiacere: a lui e Bologna dovevo tanto. Rimasi di sasso: se ne andò davvero. Il mio passaggio all'Inter fece scoppiare un gran casino". "Mancini sta facendo un lavoro straordinario con la Nazionale. Come lo fece all'Inter. Mi ricordo una sua frase: 'Qui ci sono troppi capetti e pochi lavoratori, voglio più lavoratori e meno capetti'. La sua Inter fu propedeutica a quella del Triplete. Non ho mai conosciuto bene Conte, ma quella frase di Mancio credo sia perfetta per il suo modo di intendere lo spogliatoio. Lui e Mihajlovic sono due allenatori che basta guardarli in panchina e capisci quanto ci tengano. Antonio e Sinisa sono due leoni, si vede che vorrebbero entrare in campo e giocare".
"Lukaku? Non pensavo fosse così forte, giuro. Mentre in tempi non sospetti dissi che Lautaro andava aspettato: lui vale, sono contento che lo abbia dimostrato".