UN TUFFO all’ultimo secondo di Della Rocca regala al Bologna la prima gioia stagionale. Non un gran Bologna, va subito detto. Perchè la squadra tutta intensità e pressing che ha in testa Bisoli si è vista, solo a tratti, nel secondo tempo. La difesa soffre troppo, Di Vaio e Perez sono in chiaro ritardo di condizione. In compenso Diamanti brilla già, e con lui Della Rocca: la prova provata che quando le gambe sono ancora imballate la differenza la fa la qualità.
Caldo africano, campo pure. Dopo una settimana di arsura il manto dello stadio Dall’Ara sembra un giardinetto pubblico di Addis Abeba. Ma per quelli del Padova, che vanno come schegge, dev’essere un prato inglese. Dopo 2 minuti Drame in area rossoblù è un Frecciarossa, Portanova gli va incontro col passo del regionale e la frittata è fatta: dal dischetto Italiano mette subito in salita la gara dei rossoblù.

CUFFA DA FUORI area con un bolide timbra la traversa, Cutolo sfreccia solitario per quaranta metri nella prateria rossoblù, ma davanti a Gillet perde l’attimo fatale. Quindici minuti, tre palle-gol per il Padova. E la difesa rossoblù? Non pervenuta. La curva Bulgarelli tace (45 minuti di sciopero contro la tessera del tifoso) e in campo tace anche il Bologna. Il primo acuto è di Di Vaio, che arriva in scivolata con una frazione di secondo di ritardo sul diagonale velenoso di Diamanti.

IL CAPITANO ROSSOBLÙ dieci minuti dopo può riscattarsi dal dischetto. SuperMarco fa tutto da solo: si procura il rigore (atterrato da Portin) e se lo fa parare da Pelizzoli. E così il suo ultimo gol ufficiale resta quello segnato il 2 aprile in campionato al Brescia.
Bisoli nell’intervallo sostituisce Perez con Della Rocca e dopo un quarto d’ora toglie Acquafresca per Paponi rovesciando il triangolo d’attacco (due trequartisti e una punta).
 

DIAMANTI s’illumina d’immenso quando lavora un pallone sulla fascia destra come un orefice e lo serve a Portanova, che ruba il mestiere a Di Vaio e firma l’1-1 dal cuore dell’area.