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  • Bologna-Fiorentina:| I ricordi di Romano Fogli

    Bologna-Fiorentina:| I ricordi di Romano Fogli

    • Luca Cellini

    Storico secondo a Firenze, ai tempi in cui il tecnico viola era Giovanni Trapattoni, Romano Fogli e' stato soprattutto uno dei protagonisti storici del grande Bologna fra fine anni '50 e fine anni '60. 'Alla Fiorentina ci siamo divertiti con il Trap perchè prendevamo il calcio con il sorriso, facendo anche grandi risultati - ha raccontato il 73enne di Santa Maria a Monte ospite di Radio Toscana -. La vitalità e la passione dell'attuale tecnico dell'Irlanda, lo ha reso protagonista nel calcio ancora di oggi, dopo una vita spesa sempre al 100% delle sue possibilità. Bulgarelli? Per me è stato un fratello minore, e con lui abbiamo vissuto tantissimi anni nel Bologna. Lo considero uno dei giocatori italiani piu'tecnici, forse il miglior incontrista della serie A che abbia mai conosciuto. Gli emiliani come lui sono persone bonaccioni, era una persona vera e quando si parla di lui, visto che è stato anche padrino di mio figlio, mi commuovo".

    "Sapevamo io ed il Trap come prendere certi giocatori nella nostra esperienza alla Fiorentina- ha aggiunto e concluso Romano Fogli, sui suoi ricordi in viola -. Ad esempio Edmundo, aveva una simpatia per me. Accompagnai io il brasiliano nel suo paese per il carnevale, e sono quasi certo che, se Edmundo fosse rimasto, senza l'infortunio di Batistuta, avremmo vinto lo scudetto noi a Firenze in quella stagione. Fummo penalizzati in quell'anno anche in Champions League, specie per quella rete annullata ingiustamente a Valencia e che ci avrebbe consentito di qualificarci per i quarti di finale. Mutu? Non lo conosco personalmente, ma purtroppo di grandi campioni con un carattere particolare ce ne sono molti, quando invece proprio chi è bravo a giocatore, dovrebbe essere un esempio dal punto di vista comportamentale. Per Natale ho parlato con Gilardino, e sono legato a tanti elementi nella Fiorentina che sono stati con me in Under 21, da Marchionni a Donadel. Purtroppo alla formazione gigliata manca la concentrazione in alcune fasi delle partite, anche se ritengo la rosa viola all'altezza per lottare, quantomeno per un posto per le prossime coppe europee".

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