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Bolognamania: è tempo di rinnovi
Potrebbe essere la settimana decisiva per il rinnovo di Roberto Donadoni e quello di Simone Verdi, allenatore e punta di diamante del Bologna attuale. In entrambi i casi, la fiducia della società è massima: da una parte si crede che il tecnico rossoblù sia l’uomo giusto per portare avanti il progetto cominciato dalla dirigenza tre anni fa, dall’altra il giovane lombardo rappresenta l’identikit ideale del giovane talento che sotto le Due Torri ha trovato l’ambiente giusto per crescere ed esprimersi.
Si tratta sulle cifre e sulle tempistiche ma ormai sembra proprio che il futuro dei due sia legato ai colori rossoblù anche per gli anni a venire: se da una parte il rinnovo di Verdi è apparso giusto e scontato, con il giocatore che dovrebbe firmare un contratto fino al 2022 a 700.000 euro circa, il rinnovo di Donadoni ha fatto storcere il naso a molti tifosi che ritengono che il mister abbia dimostrato di non essere il profilo ideale per una squadra formata da giovani.
La verità probabilmente sta nel mezzo: sicuramente il tecnico bergamasco quest’anno ha fallito parte degli obiettivi, come ad esempio quello primario di fare meglio della scorsa stagione, dall’altre non tutti gli under 25 sono stati penalizzati da questa gestione tecnica. Si poteva e si doveva fare meglio sotto tanti punti di vista, per questo è chiaro come Donadoni abbia ora gli occhi puntati di tutta quella tifoseria delusa dal rendimento stagionale della squadra.
Cosa ci si aspetta da lui per il prossimo campionato? Identità di gioco, forte carisma e risultati. C’è un’estate davanti per preparare al meglio la squadra, anche perché la speranza è quella di vedere al più presto il famoso Bologna di cui essere fieri. Bisogna tornare a respirare entusiasmo, dentro e fuori dal campo.
Si tratta sulle cifre e sulle tempistiche ma ormai sembra proprio che il futuro dei due sia legato ai colori rossoblù anche per gli anni a venire: se da una parte il rinnovo di Verdi è apparso giusto e scontato, con il giocatore che dovrebbe firmare un contratto fino al 2022 a 700.000 euro circa, il rinnovo di Donadoni ha fatto storcere il naso a molti tifosi che ritengono che il mister abbia dimostrato di non essere il profilo ideale per una squadra formata da giovani.
La verità probabilmente sta nel mezzo: sicuramente il tecnico bergamasco quest’anno ha fallito parte degli obiettivi, come ad esempio quello primario di fare meglio della scorsa stagione, dall’altre non tutti gli under 25 sono stati penalizzati da questa gestione tecnica. Si poteva e si doveva fare meglio sotto tanti punti di vista, per questo è chiaro come Donadoni abbia ora gli occhi puntati di tutta quella tifoseria delusa dal rendimento stagionale della squadra.
Cosa ci si aspetta da lui per il prossimo campionato? Identità di gioco, forte carisma e risultati. C’è un’estate davanti per preparare al meglio la squadra, anche perché la speranza è quella di vedere al più presto il famoso Bologna di cui essere fieri. Bisogna tornare a respirare entusiasmo, dentro e fuori dal campo.