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Bologna, Dzemaili: 'Dopo il trapianto le tre settimane più dure senza sentire Mihajlovic'
"A Verona alla prima di campionato arriviamo allo stadio, entriamo in sala riunioni per il pre-partita e vediamo che non c'è videochiamata, poi entra Bigon e dice 'non lo potete toccare'. Un'emozione incredibile, non lo vedevamo da un mese e mezzo. La nostra serenata sotto le finestre dell'ospedale? Meno male che avevamo vinto contro il Brescia, se no… Durante le partite nessun contatto, ci parlava in video prima. E poi al martedì, ma sapevamo che scelte tattiche e cambi erano suoi".
"Le tre settimane senza sentirlo dopo il trapianto sono state le più dure, in certe partite la sua voce avrebbe cambiato il risultato. Ma sapevamo che la cura andava bene, infatti è tornato. Abbiamo bisogno di lui. Lo staff ha fatto benissimo, ma il mister è il mister e la sua salute è la cosa più importante: ecco perché sono comunque positivi questi 4 mesi".