Bologna-Chievo:|Per ora è arrivederci
Manifesta superiorità: tra Bologna e Chievo- per ora- la spunta la neve. È lei l'incontrastata dominatrice della sfida domenicale, che finisce ancora prima di cominciare per giocatori, tifosi, addetti ai lavori. E che costringe le società a studiare ipotesi di recupero non semplicissime.
Si rigiocherà in altra data comunque. Ancora da destinarsi, recita lo speaker del Dall'Ara alle 15.29, quando persino la tribuna stampa, curiosamente, si sta imbiancando. E mentre inizia a diffondersi la voce che la giornata buona sarebbe quella di mercoledì 8 dicembre prossimo. O del 15.
La speranza, avvicinandosi allo stadio, era che i teloni avessero comunque assolto al loro compito, preservando l'erba e- per quanto possibile- l'atteso spettacolo sportivo.
Tutto inutile. Alle 15, ora canonica, il teatro «open» di Bologna richiama più le renne e l'incombente Natale che non la giornata di campionato. Immagini suggestive, per carità, con i tetti delle case già candidi e la luce artificiale dei riflettori a esaltare il cielo color metallo. Ma per giocare a calcio le condizioni sono altre. E, tutto sommato, anche per tutelare gli spettatori, che sarebbero costretti ad assistere alla gara esposti ad una specie di tormenta e al pericolo di scivolare giù per i malridotti gradoni dello stadio. La volontà di scavalcare l'ostacolo meteo però c'è tutta. Squadre regolarmente in campo e arbitro, il signor Guida di Torre Annunziata, che aggiorna il fischio d'inizio alle 15.30, previa rimozione dei teloni protettivi e ripristino delle linee del campo.
Il personale di servizio, probabilmente scoraggiato dall'imperversare del «nemico», non pare tuttavia rincorrere con particolare ansia il termine.
Alle 15,25 sono appena quattro, cinque le plastiche riavvolte lungo i bordi del rettangolo (meno del dieci per cento dell'intera superficie) e la neve ha già iniziato ad attaccare anche lì dove era stato possibile scorgere il verde. Impensabile rispettare il nuovo orario. Questione di buon senso. I tifosi rossoblù ingannano l'attesa attaccando Porcedda e i Menarini, quelli arrivati da Verona attendono il verdetto in silenzio. Poi dal sottopassaggio si riaffaccia il signor Guida, che scuote immediatamente il capo. Tre minuti per fare qualche passo verso il centro del campo e confrontarsi con i giocatori, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno. L'annuncio dello speaker risparmia i geloni al pubblico e qualche seria insidia, anche muscolare, ai ventidue pedatori.
Nella scelta dei quali, per la cronaca (virtuale), non sarebbero mancate sorprese, almeno da parte rossoblù, con l'inedito tridente completato dal veronese Meggiorini. Più fedele alle indiscrezioni della vigilia Pioli, che probabilmente aggiornerà gli interpreti domani sera, per il confronto casalingo di Coppa Italia col Novara. Bologna-Chievo si rigioca comunque. Probabilmente, s'è detto, l'8 dicembre, visto che l'idea di posticipare il match a oggi pomeriggio- come qualcuno aveva subito suggerito- è incompatibile non solo con l'impegno di Coppa, ma anche con il possibile seguito della perturbazione. Arrivederci all'Immacolata. Ma siamo certi, vista... l'intitolazione della festa, che non si rischi un altro rinvio? Madonnina, mettici una buona parola.