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    Bologna, Bigon: 'Il Milan voleva Dijks. Skov Olsen esploderà, c’era il Bayern. Mihajlovic è super, fenomeno totale'

    Bologna, Bigon: 'Il Milan voleva Dijks. Skov Olsen esploderà, c’era il Bayern. Mihajlovic è super, fenomeno totale'

    Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, dice tutto alla Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole, sull’incredibile forza di Sinisa Mihajlovic e sul mercato: “Credo che pochissime persone al mondo possano reggere una situazione così. Ci vuole energia fisica, costanza, lui porta avanti un lavoro difficile e stressante in una situazione pesante. Sinisa è un fenomeno. Davvero”.

    SCOMMESSA DI OGGI - “Kingsley: abbiamo appena rinnovato, ha dimostrato di poter restare. Le dinamiche di mercato, poi, ci diranno se così sarà, perché per i giovani è importante una cosa: giocare”.

    CUELLAR - “Ha le caratteristiche giuste, serve la stessa formula con cui Donsah è andato al Cercle Bruges, prestito con diritto. Se qualcuno arriverà entro domenica? Fisicamente non credo, quanto agli accordi...".

    DOMINGUEZ - “Da salutare? Non ancora. Vediamo quali situazioni si aprono. I centrocampisti potrebbero essere uno o due. Non fosse partito Pulgar, il mercato sarebbe già chiuso".

    SANTAMARIA - “Non smentisco: è fra i nomi”.

    ORGANICO - “Perché i giocatori esperti li abbiamo: Palacio, Poli, Soriano, Sansone, Dzemaili, Danilo, Destro per esempio. Quella ricerca della sicurezza esperta l’abbiamo scollinata con loro. E mantenere buonissima parte dell’ossatura dello scorso anno, e per questo va ringraziato Saputo, è stato molto importante. Come mi sto trovando con Walter Sabatini? Benissimo. E lui so che pensa la stessa cosa. Fra l’altro quattro occhi vedono meglio…".

    ERRORI - “Anche io ho sbagliato a pensare che la rosa di un anno fa fosse al riparo da rischi gravi, ho sopravvalutato la cosa. Poi? Poi niente di più che aver trovato la persona giusta in Mihajlovic che valorizzasse certi uomini, un mercato importante a gennaio, episodi giusti. Se ho avuto timore di dover andare via da Bologna? Sì, e mi sarebbe dispiaciuto perché siamo in un tragitto di crescita che deve continuare. E mi piace contribuire”.

    EUROPA - “L’importante è che il Bologna non si fossilizzi sul fatto che va bene il decimo posto. Anche per questo a Sinisa abbiamo fatto un triennale. L’Europa? Ci penso, dopo la salvezza, sempre. I passi in avanti dobbiamo pensare che siano necessari”.

    NUOVI - “Seguivamo Skov Olsen da due anni, ma anche Tomiyasu dall’ottobre 2018, Schouten e Denswil. Credo che Andreas sia stato convinto dal nostro comportamento e dalla corte che gli abbiamo fatto: siamo andati spesso in Danimarca, abbiamo conosciuto più volte famiglia ed entourage, credo che il passo decisivo sia stata una chiacchierata che ho avuto con lui in hotel: gli ho detto di scegliere la cosa che fosse più giusta per lui, di volere giocatori col sorriso, felici. Questo l’ha reso più sereno e sciolto nel decidere. Se l’ho strappato al Bayern? So che lo voleva sì…".

    DIJKS-MILAN - “Un giorno il suo agente mi dice di un grosso club che lo vuole. Lo blocco subito: Dijks non si muove a qualunque costo”.

    ATTACCANTI - “Il nostro attacco vale. Santander?Non cerchiamo offerte che magari arriveranno: lo vogliamo qui. Destro? Sinisa è stato chiaro. Se è vero che gli avevo detto di cercarsi altre squadre? No”.

    SOGNO - “Di essere competitivo in ogni gara. E pure di riavere qui Sinisa il prima possibile? Quello non è un sogno: so che è realtà”.

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