Al Dall'Ara va in scena la giornata magica di Francesco Grandolfo, ragazzo classe '92 che alla terza presenza in serie A segna una clamorosa tripletta, sfruttando un Bologna ormai indecente da un paio di mesi a questa parte, arrivato all'appuntamento dopo una settimana di feste post salvezza (e di contrasti societari, con la riapparizione di Zanetti) ancora più scarico. L'attaccante segna tre gol, uno nel primo tempo e due a inizio ripresa, tutti su assist di un ottimo Huseklepp che nel finale va a realizzare in contropiede il gol del 4-0. Il gagliardo Bari si prende gli applausi di tutto il Dall'Ara, che riserva sonori fischi al Bologna per una figuraccia poco commentabile.

BOLOGNA

La squadra rossoblù ha preferito non commentare la sconfitta, in sala stampa si è presentato solo il tecnico Alberto Malesani: 'Sappiamo bene che non si poteva finire in questo modo. Calata la colonna portante della squadra, abbiamo fatto fatica e l'ultimo periodo l'ha dimostrato. Oggi la gente ha capito la nostra situazione, sarebbe stato strano il contrario. Il futuro? Domani vado in vacanza: ho qualcosa in ballo, poi vedremo. La squadra necessitava di investimenti a gennaio e non c'era modo di farli, lì sono mancati i ricambi che sarebbero stati necessari'.

BARI

Protagonista assoluto l'attaccante della Primavera barese Francesco Grandolfo: 'Dedico il gol a mio zio Paolo, scomparso due anni fa, ai miei amici di scuola e ai tifosi. Sono alla terza partita in A, è un sogno: devo tutto a Mutti, mi ha dato fiducia fin dal primo giorno in cui mi ha visto. Non ci credevo al primo gol, figuriamoci se pensavo di farne tre. Sono mancino, ma me la cavo anche col destro. I miei modelli? Mi piacciono molto Gilardino e Floccari'.