Bollino e Sanseverino:| Palermo, la bella gioventù
In un Palermo pieno di chicos loro sono gli unici picciotti. Giulio Sanseverino e Mauro Bollino, i due prodotti del vivaio della società aggregati alla prima squadra. Una mezzala che può disimpegnarsi sulla fascia il primo, un centravanti mancino e brevilineo il secondo. Sanseverino, il 'piccolo' per Sannino, e Bollino sono amici da quando erano bambini. Sono entrambi classe 1994 e palermitani purosangue. Giocavano insieme già a dieci anni nella scuola calcio 'Ribolla' e sempre in coppia sono approdati al Palermo. Il destino, adesso, vuole che affrontino ancora una volta insieme l'avventura fra i grandi.
'Allenarsi con la prima squadra è un orgoglio per due ragazzi del vivaio - dice Sanseverino -, siamo palermitani e abbiamo sempre tifato per il Palermo. Io ricordo quando da bambino andavo allo stadio in Serie B. Vedevo Brienza, ora mi alleno con lui'. 'Allenarsi con gente come Miccoli, Migliaccio, Donati non può che darti qualcosa - aggiunge Bollino -. Con loro impariamo allenamento dopo allenamento, cerchiamo di rubare qualcosa dalla loro esperienza'.
Bollino ha già avuto modo di esordire in prima squadra. In una partita di Coppa Italia, contro il Siena, lo scorso 13 dicembre. 'Ricordo ogni istante di quella partita - spiega Bollino -, quando Mangia mi disse di scaldarmi, quando mi abbracciò dopo la partita. E ricordo pure quando ho sbagliato l'occasione da gol e il rigore. Prima di quella partita ero stato convocato per la gara contro il Parma in trasferta. Faceva un freddo terribile ma io ero caldissimo per l'emozione'.
Sanseverino, invece, con la prima squadra si è solo allenato senza mai giocare gare ufficiali. Eppure nelle amichevoli del ritiro ha impressionato tutti. Persino Zamparini e Sannino. 'Sentire le parole di stima dell'allenatore e del presidente è un grande motivo d'orgoglio - afferma Sanseverino -, mi danno carica in più per fare sempre meglio. Dopo questa splendida esperienza in prima squadra tornerò con la Primavera. È la mia squadra, lì voglio fare bene. Poi non so se avrò l'opportunità di andare a giocare altrove'.
Bollino studia da Miccoli e Giovinco, mentre Sanseverino da Bertolo, Nocerino e Marchisio. Anche se presto, sperano di essere loro dei punti di riferimento del Palermo. 'È il sogno di ogni palermitano vestire la maglia rosanero - dice Bollino - e io spero di vestirla il più a lungo possibile. Provo emozioni uniche ad allenarmi con Sannino, un tecnico molto preparato e attento ai rapporti umani'. Anche se ai palermitani del vivaio non è andata benissimo in prima squadra ultimamente. Pochi hanno avuto l'occasione di mettersi in mostra. 'È vero, negli ultimi anni anche i giocatori che hanno vinto lo scudetto non hanno trovato spazio - osserva Sanseverino - non so il perché. Spero che io e Bollino potremo invertire la tendenza'.
(Giornale di Sicilia)