L'avevamo notato a Parma, e la conferma è avvenuta a San Pietroburgo: Bojan c'è.
Il giovane attaccante del Milan è senza dubbio in ripresa, non solo dal punto di vista del gioco ma anche nelle scelte gerarchiche di mister Allegri, che inizialmente sembrava puntare eccessivamente su Pazzini, escludendolo spesso.

Nonostante il suo problema rimanga quello di Roma, troppo leggero infatti per il nostro calcio molto fisico, il giovane classe 1990 a San Pietroburgo si è mosso molto bene, supportato dai tre trequartisti Boateng, El Sharaawy ed Emanuelson. Non potendo fare da sponda, Bojan si è dimesticato nello scambio continuo di palla, muovendosi molto in profondità ed inserendosi spesso andando vicino al goal nel primo tempo.

Con il passare dei minuti lo spagnolo ha abbassato il ritmo, fotografia di tutta la squadra rossonera che dallo 0-2 si è fatta rimontare sul 2-2, portando poi alla sua sostituzione con Gianpaolo Pazzini, poi decisivo ai fini del risultato.

L'ex Barcellona è senza dubbio in miglioramento, pur non mostrando ancora tutte le doti che lo contraddistinguevano ai tempi della formazione catalana. I tempi di adattamento nel nostro calcio, si sa, sono spesso lunghi, e sta a noi avere pazienza ed aspettarlo poichè tutti sappiamo il fenomeno che è.

Purtroppo chi non aspetta in questi casi macchinosi di prestito con diritto di riscatto, sono generalmente le società: i giocatori hanno poco tempo per mettersi in mostra e convincere la dirigenza a versare i soldi per riscattarlo. La volontà del giocatore di rimanere c'è, ma il tempo scorre.