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    Farioli incanta in Francia: tutto sul suo Nizza, tra De Zerbi e la tesi sui portieri

    Farioli incanta in Francia: tutto sul suo Nizza, tra De Zerbi e la tesi sui portieri

    • Fausto Vassoney
    Se la vittoria del Nizza al Parco dei Principi contro il PSG nella scorsa giornata di Ligue 1 poteva sembrare un exploit isolato dei rossoneri, ora la squadra di Francesco Farioli l'ha fatta grossa. Nella serata di ieri, Képhren Thuram e compagni hanno messo a segno il secondo colpo: altra vittoria in trasferta, questa volta contro la capolista. Battuto il Monaco nel derby della Costa Azzurra guadagnandosi così la vetta della classifica, che ora il Nizza guida con una partita in più. Una vittoria, quella sui cugini monegaschi, arrivata per mano di alcune vecchie conoscenze del campionato italiano e soprattutto figlia della filosofia di gioco ereditata da De Zerbi.

    BALOGUN DUE VOLTE - Il Monaco, partito forte in questo inizio di campionato, getta al vento l'occasione di allungare in vetta alla classifica e lo fa con un protagonista in negativo: Folarin Balogun. Il centravanti americano ex Arsenal, cercato con insistenza dall'Inter in estate, ha deciso in negativo la gara con ben due errori dal dischetto. Il primo, molto discusso perché arrivato su un tuffo plateale di Golovin, sorprendentemente assegnato dal direttore di gara e sbagliato da Balogun che si fa ipnotizzare da Marcin Bulka al 12'. Al 55' la seconda occasione per l'ex obiettivo interista, che si presenta sul dischetto e sbaglia nuovamente sparando centrale e venendo ancora stoppato dal portiere del Nizza.

    CI PENSA BOGA - E' una legge non scritta che da sempre punisce chi non sa approfittare delle occasioni che gli si presentano: gol sbagliato, gol subito. Troppi i regali non sfruttati dal Monaco: a risolvere la situazione ci pensa Jérémy Boga, ex Sassuolo e Atalanta approdato in Ligue 1 a fine luglio, con un gol al 91'. E non è un gol qualunque, ma un gol "alla Boga": slalom in mezzo alla difesa avversaria, sterzata in area e tiro a giro a soprendere l'estremo difensore Philipp Kohn. Un lampo del francese, a ricordare le numerose magie di cui si era reso protagonista in Serie A soprattutto con la maglia del Sassuolo.

    FARIOLI E' PRIMO - Una vittoria arrivata all'ultimo respiro, che catapulta la formazione di Farioli al primo posto, aspettando che le dirette rivali scendano in campo. Con il Nizza a quota 12, solo Brest (10 punti) e Marsiglia (9 punti) possono ambire ad un posto lì in alto in questa giornata, mentre il PSG anche vincendo si porterebbe a 11 punti. Per il Brest oggi alle 21 un test probante contro un Lione in cerca di riscatto, mentre il Marsiglia sarà ospite del PSG domani alle 20.45. Insomma, i presupposti per vedere un italiano alla guida della Ligue 1 ci sono.

    I SEGRETI DI FARIOLI - L'ennesima prestazione di spicco, per una squadra imbattuta dopo 6 partite. La formazione di Farioli sogna, anche per poter scacciare lo scetticismo che aveva accolto il tecnico italiano al suo arrivo dopo le esperienze sulle panchine di Karagumruk e Alanyaspor in Turchia. Lui che, a 34 anni, ha quasi 6 anni in meno del suo pilastro difensivo Dante e ha tanta voglia di affermarsi. Alla base delle sue idee di gioco, una filosofia che mette il portiere al centro del progetto. Va infatti ricordato che il tecnico del Nizza nasce preparatore dei portieri e proprio con una tesi sul ruolo del portiere si laurea in filosofia presso l'Università di Firenze. Non è quindi un caso che la vittoria di ieri si arrivata proprio grazie ad un portiere, Bulka, protagonista dei due rigori neutralizzati a Balogun. A questo si aggiunge la filosofia di ispirazione "dezerbiana" votata al gioco corale e al pressing alto, che Farioli ha appreso proprio alla corte di Roberto De Zerbi di cui era assistente ai tempi del Sassuolo

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