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Boca Juniors, oggi si vota per eleggere il nuovo presidente: i nomi
ANGELICI - Angelici, che in Argentina danno a un passo dal secondo mandato, è stato l'artefice del ritorno di Tevez, gettando le basi per vincere il titolo. Con lui al comando, il club ha quadruplicato le entrate ma soprattutto ha chiuso il bilancio con un attivo di 100 milioni di pesos. Tra le sue promesse elettorali, c'è quella di lasciare la Bombonera per accasarsi in un impianto più grande. "Sono convinto che la Bombonera non possa aumentare la sua capienza, questo è già stato studiato", ha dichiarato Angelici". "Per fare il nuovo stadio servono 200 milioni di dollari, ma paradossalmente l'investimento economico non sarebbe il problema più grande. Il vero nodo è quello dell'impatto ambientale, e poi c'è la questione dei collegamenti con la città".
JOSE' BERALDI - A sfidare Angelici c'è José Beraldi, imprenditore da sempre molto critico verso l'attuale gestione del club. Dalla partenza di Calleri ("Non sono d'accordo che se ne vada, per me deve restare", ha dichiarato pochi giorni fa) fino all'ipotesi di abbandonare la Bombonera ("E' una follia. Sarebbe una pugnalata al cuore dei tifosi"), le sue promesse in caso di elezione sono pesanti. "Se divento presidente comprerò Godìn, Osvaldo e Arevalo Rios. E sto lavorando per riportare al Boca Nicolas Burdisso e Rodrigo Palacio. L'allenatore? Se vinco io sarà Guillermo Barros Schelotto".
JORGE AMEAL - Infine, Jorge Amor Ameal è l'unico che non ha voluto rivelare il nome del nuovo tecnico o dei rinforzi che porterebbe in caso di elezione. "Sono una persona seria e lo dirò solo dopo le elezioni", ha detto Ameal. Tra le sue proposte, c'è quella di rinnovare il settore giovanile e l'ampliamento della Bombonera. Dalle elezioni di oggi, dove voteranno più di 70mila persone, uscirà la nuova dirigenza e certamente si scoprirà di più su tante questioni bollenti come quelle di Calleri (sempre più verso l'Europa) e Osvaldo (praticamente certo il suo ritorno al Boca). Che vinca il migliore.
