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    Boateng: 'Sono principe dalla nascita. Klopp il migliore di tutti, sulla Juve...'

    Boateng: 'Sono principe dalla nascita. Klopp il migliore di tutti, sulla Juve...'

    Calcio, famiglia, musica. Kevin Prince Boateng, attaccante del Sassuolo, si confessa in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Con l’esperienza capisci di cosa ha bisogno esattamente il tuo corpo. A 31 anni mi sento benissimo e riesco ad aiutare la squadra anche lì davanti, anche se questo significa correre di più. La famiglia è importante. Ma io sono tranquillo con me stesso, non mi metto più tanta pressione come prima. Quando perdo mi arrabbio ancora, ma oggi, a differenza del passato, quando non parlavo con nessuno per tre giorni, riesco a capire il come e il perché della sconfitta".

    PRINCE - "Mi sento principe da quando sono nato. Prima del prossimo, bisogna amare se stessi. E io mi amo moltissimo, lo sanno tutti quelli che mi conoscono. Non in modo arrogante, ma positivo, per poi poter dare il meglio agli altri. Ma non è tutto rose e fiori, un principe ha anche tante responsabilità".

    RAP - "Amo la musica da quando ero piccolo. Mi aiuta tantissimo nei momenti difficili. Da anni volevo fare un disco e quest’estate avevo un po’ di tempo… Il video punta molto su questa cosa del re, ma per me era importante raccontare come e dove sono cresciuto, i sacrifici fatti che ora mi fanno sentire the king, il re!".

    MEGLIO DI CR7? - "Di Ronaldo ce n’è solo uno… So che ho sbagliato tanto da giovane perché non ero serio e non avevo la gente giusta intorno, a differenza di oggi. Comunque sì, già ora guardando indietro sento che sarei potuto arrivare molto più in alto, nonostante la mia buona carriera".

    MAESTRO - "Klopp al Dortmund. In quel momento avevo bisogno di un motivatore, di uno che mi parlasse, anche in modo duro, come sa fare un padre. E lui ti ammazza… De Zerbi al contrario mi dà ciò che mi serve oggi in campo: la libertà, ma con tante opzioni. È un genio per come vede il calcio. Mi sta insegnando a trovare sempre la posizione giusta, in ogni giocata. Sono stato fortunato ad avere avuto sempre l’allenatore giusto nel momento giusto".

    OMOFOBIA - "Non c'è solo in Italia, in tutto il mondo. Dobbiamo combatterla sempre, noi gente mediatica non facciamo mai abbastanza".

    SASSUOLO - "Il progetto Sassuolo va molto oltre la salvezza. Visto le prime tre partite? Ecco, quello è il nostro target. Puntiamo in alto, dove forse nessuno ci vede… Contro la Juve è già speciale, se poi ti giochi il primo posto è il massimo. Per fare punti devi essere perfetto e sperare che loro non lo siano. Ma siamo una squadra di giovani che hanno la possibilità di affrontare i giocatori più forti del mondo in uno degli stadi più importanti d’Europa: cosa vuoi di più?".

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