Razzismo, Boateng in aula a Busto Arsizio: 'Trattato come un animale'
Agenda piena per Kevin Prince Boateng, che scende in campo contro il razzismo. Il centrocampista del Milan questa mattina è stato a Busto Arsizio per deporre come testimone nel processo ai sei tifosi della Pro Patria accusati dei cori razzisti che hanno portato alla sospensione dell'amichevole con il Milan lo scorso 3 gennaio. Ai giornalsti presenti fuori dal tribunale, Boateng ha dichiarato: "Ogni volta che toccavo palla sentivo cori indirizzati nei miei confronti, dei buh buh che ricordano i versi degli animali. Penso che mi abbiano insultato perché la mia pelle non è bianca - ha proseguito -, succedeva anche in Germania e per me si tratta evidentemente di atti di razzismo".
Dopo essere usciti dal campo a causa dei cori razzisti i giocatori di colore del Milan "erano molto turbati e amareggiati", e Boateng "anche nei giorni successivi non era sereno" ha dichiarato Massimiliano Allegri, anche lui testimone.
Dopo Busto Arsizio, il ghanese partirà per la Svizzera: domani, infatti, sarà a Ginevra invitato dalle Nazioni Unite alla commemorazione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali e in serata sarà sugli spalti dello Stade de Geneve per assistere all'amichevole Italia-Brasile. Venerdì, invece, sarà ricevuto dal presidente della Fifa, Joseph Blatter, nel quartier generale della Federazione internazionale a Zurigo. L'incontro servirà per uno scambio di punti di vista sul razzismo.